Un ufficio speciale per la raccolta differenziata. È questa la soluzione individuata da Crocetta per superare l’emergenza rifiuti e assicurarsi che l’ordinanza dello scorso giungo venga rispettata dai Comuni. L’ufficio, incardinato direttamente alla presidenza della Regione, sarà in carica fino a ottobre 2017 e sarà guidato da Salvo Cocina, già presidente di KalatAmbiente. La giunta regionale, convocata a palazzo d’Orleans per le 14, ha subito affrontato l’emergenza, dopo una mattinata in cui la situazione per le strade del Palermitano era stata normalizzata.
Già intorno a mezzogiorno Crocetta aveva reso noto che nella sola discarica di Lentini avevano conferito 350 automezzi e che complessivamente tutti i Comuni siciliani avevano conferito nelle discariche autorizzate. Naturalmente il primo inquilino di palazzo d’Orleans non ha perso l’occasione per replicare agli esponenti della maggioranza, capitanati da Faraone e D’Alia, che chiedevano il commissariamento del settore: «Coloro che hanno straparlato – ha sottolineato Crocetta – sono serviti e i gufi hanno avuto torto. Si è trattato di un’ignobile speculazione, derivata da problema organizzativo».
Il nuovo ufficio voluto dal presidente, si occuperà dell’attività supporto alle amministrazioni comunali per impostare e attuare i piani municipali di raccolta differenziata. In caso di mancato avvio della raccolta, è già previsto il commissariamento per le amministrazioni inadempienti.
Insomma, sembra che la minaccia del sottosegretario all’Istruzione, abbia contribuito ad accelerare il processo. Anche questa mattina, infatti, il luogotenente di Renzi in Sicilia ha ribadito che «il governo nazionale non ha tutta questa voglia di intervenire in sostituzione del governo regionale siciliano. Se però la classe dirigente locale non risolve la situazione – ha detto – i siciliani stiano tranquilli non saranno lasciati soli. Se si rispetteranno gli impegni presi a Roma e si realizzerà il cronoprogramma, il governo nazionale ne sarà felicissimo».
Naturalmente i focolai restano ancora tutti accesi su quello che il vicepresidente della commissione Bilancio all’Ars, Riccardo Savona, ha definito un «vergognoso scaricabarile». Per Savona «appare surreale, infatti, la prospettiva di far conferire l’immondizia di tutti i Comuni del Palermitano nella discarica di Bellolampo, già da tempo ai limiti della capienza. Così come appare paradossale la ‘minaccia’ da parte del sottosegretario Faraone di commissariare la Regione per gravi inadempienze, considerato che l’Assessore ai rifiuti è espressione dello stesso sottosegretario. Basterebbe rimuoverlo e sostituirlo con altro uomo delle istituzioni», ha commentato riferendosi a Vania Contrafatto.
Savona ha poi concluso: «L’immagine della Sicilia, già lesionata da una compagine governativa irresponsabile quanto eterogenea, è oggi compromessa da cumuli di immondizie che ne feriscono l’orgoglio e la dignità. Così come a ferire la dignità dei siciliani sono alcune proposte pervenute da autorevoli sindaci che hanno chiesto ai propri cittadini di trattenere in casa l’immondizia».
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