Messina, Comune inaugura servizio bus notturni Per godere la movida evitando incidenti stradali

Dal centro della città al cuore della movida a bordo di autobus dell’azienda trasporto di Messina. È il servizio notturno inaugurato sabato a Messina, con una festa a piazza Duomo. Tutti i giorni dalle 22 alle 4 del mattino, e ogni 15 minuti, un bus parte dal capolinea dell’Atm, al parcheggio Cavallotti, con destinazione Mortelle. L’iniziativa riproposta per il secondo anno consecutivo ha come obiettivo quello di ridurre la presenza di veicoli in strada e di cercare di evitare incidenti

Ecco perché all’inaugurazione oltre al sindaco Renato Accorinti, al’assessore Gaetano Cacciola e al direttore generale dell’azienda trasporti Giovanni Foti, a parlare di sicurezza stradale c’erano la presidente dell’associazione Vittime della Strada Pina Mastroieni e il fratello di Lorena Mangano, la ventitreenne di Capo d’Orlando morta a causa delle gravissime lesioni riportate nel terribile incidente avvenuto il 25 giugno in via Garibaldi. Come spiegato Cacciola, «il servizio garantisce maggiore libertà a chi lo usa perché non ha più necessità di pensare al parcheggio dell’auto e cosa più importante evita che ci si metta alla guida dopo aver bevuto».

Per rendere ancora più invitante l’uso dei bus notturni, i giovani che vogliono divertirsi saranno accompagnati a suon di musica dai disc jockey di Radio Street, emittente radiofonica locale. I mezzi, dopo la partenza, percorrono le vie Battisti, Cannizzaro, Cavour, Garibaldi e Libertà per poi dirigersi verso la riviera nord fino a Torre Faro e Mortelle. L’iniziativa è piaciuta molto alle mamme che in tante hanno accompagnato i figli a prendere i bus. «Loro si divertono e noi siamo tranquille che non corrano pericoli mettendosi alla guida», spiega una di loro. 

Soddisfatti anche i gestori delle attività commerciali lungo la riviera Nord. «È un’iniziativa ottima – afferma Sabrina Lo Faro, titolare del Riva cocktail club – ci avviciniamo a grandi località turistiche che incentivano l’uso del mezzo pubblico. Unica cosa che modificherei è il costo del biglietto che è di un euro e 70. Abbasserei la cifra a un euro per venire incontro un po’ a tutti».

Simona Arena

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