Retake, dopo le panchine e i semafori ora le cassette postali «Mappa di interventi stabilita su segnalazione dei cittadini»

«C’è venuta questa idea in quanto ci siamo accorti che le cassette della posta sono spesso lasciate al degrado – dice Marco D’Amico, presidente di Retake Palermo – le Poste se ne prendono anche cura ma probabilmente i vandali sono sempre in azione e quindi sono ricoperte di vernici, manifesti, volantini. Abbiamo quindi deciso di intervenire noi con i nostri volontari». L’associazione impegnata nel ripristino del decoro delle strade e delle piazze del capoluogo regionale ha chiesto ai cittadini di segnalare la presenza nei loro quartieri di cassette della posta vandalizzate: «Nei giorni scorsi abbiamo detto ai palermitani di fare delle foto e inviarcele e abbiamo ricevuto ventiquattro segnalazioni», aggiunge D’Amico. Da queste è nata una mappa dei punti in cui distribuire gli interventi e da domani «ci muoveremo – spiega ancora il presidente – seguendo il piano che abbiamo stabilito, non sappiamo quanto tempo ci vorrà ma intanto iniziamo».

Anche questa volta alcuni volontari saranno impegnati in operazioni di clean up rimuovendo adesivi, cancellando tag e riverniciando le cassette, mentre altri volontari si occuperanno di fare speak up per diffondere il messaggio di senso civico di Retake. Ora i membri dell’associazione sperano che i cittadini facciano un po’ più di attenzione ai beni comuni. «Le cassette postali sono un bene di cui non ci siamo mai occupati. In passato ci siamo presi cura delle panchine, dei semafori, delle cabine telefoniche. Poi un cittadino un giorno ci ha segnalato una cassetta della posta di viale Lazio lamentandosi del fatto che fosse sempre sporca e di come avesse disgusto al pensiero di imbucare le lettere. Ci ha chiesto quindi di andare a ripulirla insieme a noi. Da qui l’idea».

In realtà il progetto è datato e risale a febbraio dell’anno scorso. «Abbiamo chiesto alle poste un minimo di collaborazione. Chiedevamo di darci gli adesivi da porre sulle cassette con gli orari per il ritiro della posta in modo tale che noi, dopo aver riverniciato, potessimo sostituire quelli eventualmente danneggiati e ormai difficili da consultare. Ci hanno ringraziato e ci hanno detto di non essere interessati e che ci avrebbero pensato loro visto che si occupano regolarmente della manutenzione. Ora è passato un anno ma non è stato fatto nulla. Mi auguro che adesso cambino idea».  

Stefania Brusca

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