Reggina-Catania, sfida contro una delle big Prova di maturità e in mezzo nodo trasferte

Due esami importanti in vista, per capire fino a che punto il sonante 4-0 inflitto alla Cavese nel match giocato al Massimino mercoledì scorso sia stato un vero e reale segnale di riscossa. Il Catania tra le mura amiche ha ritrovato ritmo e gioco, battendo i campani con una doppietta di Ciccio Lodi su punizione (arrivato così a quota 50 reti in rossazzurro), il gol di Matteo Di Piazza e l’autorete di Lino Marzoratti. La doppia trasferta che aspetta gli uomini di Andrea Camplone, però, sarà di ben altra caratura. Primo impegno oggi pomeriggio, ore 15, in casa di una Reggina reduce da un sontuoso mercato estivo che, a ragion veduta, si candida ad essere una delle favorite alla corsa per la promozione in B. Tra una settimana, nuovo impegnativo scoglio in Umbria, contro l’attuale capolista Ternana. 

Si tratta di partite cardine, per tanti motivi. In primo luogo, il Catania ha evidenziato una pericolosa tendenza emersa anche lo scorso anno. Un netto cambio di marcia tra incontri in casa e gare in trasferta. Percorso netto al vecchio Cibali, con Virtus Francavilla, Viterbese e Cavese battute. Incertezze e assenza di gioco fuori casa: il sonante 6-3 di Avellino al debutto stagionale ha illuso, mentre i rovinosi ko contro Potenza e Monopoli hanno riportato tutti sulla terra. I rossazzurri, sia in Lucania che in Puglia, sono apparsi timidi, deconcentrati, lenti, senza quel mordente che è necessario esibire in una categoria così complicata come la terza serie. L’impegno con la corazzata Reggina, quindi, arriva al momento giusto per comprendere se i due precedenti inciampi siano stati errori di percorso o possano rappresentare dei preoccupanti precedenti.

L’affaire che ha coinvolto l’ormai ex capitano Marco Biagianti, Rosario Bucolo e Giovanni Marchese sembra comunque essere stato assorbito bene da una squadra che, in vista dell’incontro di oggi, recupera due importanti pedine in attacco come Emanuele Catania e Mattia Rossetti. Questa settimana, invece, a perdere pezzi sono stati i quadri dirigenziali: il direttore sportivo Christian Argurio si è improvvisamente congedato dal Catania, cogliendo l’opportunità di coordinare il settore scouting dell’Hajduk Spalato. Si apre quindi il toto-nomi per la sostituzione: Fabrizio Ferrigno (già d.s. in rossazzurro) sembra al momento essere uno dei favoriti.

Al momento però, ciò che conta è soltanto la trasferta di Reggio. I numeri ci raccontano la difficoltà della gara che si disputerà allo Stadio Oreste Granillo. Gli etnei, in primis, sono reduci da due sconfitte di fila nell’impianto reggino: il severo 3-0 incassato lo scorso campionato e il 2-1 dell’ottobre 2017. Quest’anno poi la Reggina, allenata da Domenico Toscano (tecnico spesso accostato al Catania in passato), ha vinto in casa tre gare su tre con Vibonese, Bisceglie e Cavese: 10 reti realizzate, soltanto una subita. Bastano questi dati per comprendere come per i rossazzurri sia pronto un banco di prova assai impegnativo. La stella della squadra di casa, l’ex Napoli e Atalanta German Denis, siederà probabilmente in panchina dall’inizio: magra consolazione, dato che la coppia d’attacco composta da Reginaldo Da Silva e Simone Corazza (autore già di quattro gol), non farà dormire sonni tranquilli al portiere etneo Jacopo Furlan.

Anche l’allenatore del Catania Andrea Camplone, ieri in conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza della partita. «Non guardo la classifica (squadre sono entrambe seconde a quota 12, ndr), ma questa gara sarà importante per la nostra crescita. Nelle ultime due trasferte il gioco è venuto a mancare: avremo bisogno – ha sottolineato il tecnico – di personalità e della giusta cattiveria. Ai miei ragazzi non chiedo la vittoria, ma il gioco: so che attraverso quest’ultimo raggiungeremo i risultati. Mi aspetto – conclude il mister – una partita bella da giocare: una vera e propria prova di forza, tra due squadre che vogliono vincere il campionato». 

Probabili formazioni:

Reggina (3-5-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo, De Francesco (Bianchi), De Rose, Bellomo, Bresciani; Reginaldo, Corazza. All: Toscano

Catania (4-3-3): Furlan; Calapai, Mbende, Silvestri, Pinto; Dall’Oglio, Lodi, Welbeck; Mazzarani, Di Piazza, Di Molfetta. All: Camplone.

Giorgio Tosto

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