«L’esplosione è stata prodotta da una bolla o camera di metano innescata da una casuale scintilla». A fare chiarezza, in maniera ufficiale, sulle cause dell’inferno di via Trilussa a Ravanusa, è il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio. «Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’esplosione e del successivo propagarsi della palla di fuoco’ e dell’onda d’urto – ha spiegato – Viceversa, sul come e sul perché si sia creata la bolla, e perfino sul punto esatto dove la stessa si sia creata permangono dubbi che saranno sciolti dalle investigazioni tecniche e di polizia giudiziaria in corso». La zona maggiormente sotto osservazione al momento è localizzata al di sotto e nei punti adiacenti di un’abitazione del civico 65 via Trilussa.
Intanto per provare a fare chiarezza sull’esplosione che lo scorso 11 dicembre ha causato la morte di 9 persone – 10 se si include il bambino che una donna portava in grembo – è stato creato un pool di magistrati, coordinato dallo stesso Patronaggio e costituito dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dai sostituti Chiara Bisso e Sara Varazi in modo da coordinare i vari tecnici incaricati. I tre medici legali che si sono occupati delle autopsie sui corpi delle vittime hanno avuto il compito «di conoscere le cause del decesso e la presenza di tracce di gas, o di altri elementi volatili, nei tessuti molli, nei polmoni e nel cervello delle vittime», ha reso noto Patronaggio. È stato inoltre costituito un collegio peritale che è coordinato dall’ingegnere Antonino Barcellona ed e’ costituito dagli ingegneri Gianluca Buffa, Giovanni Vella e Alessandro Benigno. La Procura di Agrigento ha nominato un consulente geologo e un altro esperto in materiali esplodenti. Dopo la messa in sicurezza del quadrilatero interessato dall’esplosione – un’area di circa 10mila metri quadrati – sono stati acquisiti filmati di videocamere di sorveglianza, mappe di rete (in cartaceo e in file) e mappe geologiche dei luoghi.
Intanto il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ha comunicato che sarà lo stesso Comune a pagare le spese dell’affitto a chi è rimasto senza casa. «Ho già chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario che si farà prima di Natale – ha affermato il primo cittadino . stiamo predisponendo una variazione del bilancio per individuare 100mila euro: stanno arrivando diverse donazioni e c’è la disponibilità della Protezione civile. Questo carico dovrà essere delle istituzioni perché non possiamo aggiungere al dolore e al dramma anche il pensiero di far pagare l’affitto». D’Angelo ha poi annunciato che sarà intitolata una strada alle vittime dell’esplosione ed è pronto a incontrare chi è rimasto senza un tetto. «La location dipenderà da quello che verrà realizzato nell’area del disastro – conclude D’Angelo – ma c’e’ la volontà di intitolare una via alle vittime dell’11 dicembre proprio nella zona interessata dall’esplosione e crollo»
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