Ragalna, chiesto lo stato di calamità per la grandine «Stagione agricola compromessa, danni agli edifici»

«L’amministrazione comunale di Ragalna ha provveduto a inoltrare alla Regione Siciliana la richiesta della dichiarazione dello stato di calamità naturale». Il Comune, alla luce dell’intensa grandinata dello scorso 15 agosto, che ha provocato forti danni all’agricoltura (in particolare a frutteti e vigneti), ha accolto le istanze dei cittadini ragalnesi, specie quelli più danneggiati, pubblicando un avviso specifico rivolto ai residenti. «I cittadini che ne avessero necessità – si legge – possono fare istanza al Comune per il rilascio di un attestato relativo al violento nubifragio, accompagnato da una eccezionale grandinata, abbattutosi sul territorio comunale il giorno 15 agosto 2018». Allo stato attuale è in corso un censimento da parte dei tecnici del comune, che stanno controllando i danni subiti dalle strutture comunali, provvedendo a quantificarli. 

«Dire a quanto ammontano complessivamente i danni è davvero prematuro – spiega a MeridioNews l’assessora allo Sviluppo economico Lucia Saladdino – di sicuro sono diverse decine di migliaia di euro. Una grandinata senza precedenti che ha provocato danni non solo alle colture, ma anche ad abitazioni private, strutture pubbliche e autovetture» L’assessora ha inoltre evidenziato il fatto che «frutteti e vigneti sono stati distrutti compromettendo la stagione agricola. In alcune strade l’asfalto è saltato in più punti». Alcuni edifici hanno i vetri rotti, altri i tetti sfondati, le tegole in frantumi, le grondaie fatte a pezzi, per non parlare delle autovetture. «Da quello che mi risulta – aggiunge Saladdino – i comuni limitrofi (ovvero Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Belpasso, ndr) non sarebbero stati colpiti dalla grandinata o comunque non avrebbero subito danni rilevanti». 

Ingenti, come detto, i danni alle colture. «Il vigneto è andato distrutto, fatto a pezzi. Francamente l’annata è andata male – dice un agricoltore sui 70 anni, proprietario di due ettari di terreno – Non posso recuperare nulla. La mia era una produzione privata per me e per i miei figli». Dai terrei agricoli alle abitazioni. «La grandine mi ha spaccato il tetto – afferma una professionista – In questi giorni ho gli operai a casa. La sistemazione della parte danneggiata della copertura con relativa sostituzione mi sta costando oltre 5 mila euro»

Salvatore Caruso

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