La procura di Palermo ha aperto un’indagine sui contributi regionali, a una serie di associazioni culturali come la Progetto Teatrando, che in tre anni ha incassato 418mila euro, intestate a familiari e persone vicine a Carlo Auteri, deputato regionale eletto in Fratelli d’Italia, poi autosospesosi, e passato al gruppo misto, in seguito all’inchiesta giornalistica che ha svelato la vicenda e che è nata dalla denuncia del parlamentare siciliano Ismaele La Vardera.
Rappresentante legale dell’associazione era Celina Bruno, la madre di Auteri. che ospitava la sede dell’associazione nella sua abitazione. Gli inquirenti indagano anche sul contributo di 95mila euro ottenuto dalla Abc Produzioni srl, che farebbe capo alla moglie del deputato Catia De Luca, e sul denaro concesso ad un’associazione culturale guidata da un macchinista del teatro di famiglia. Sul caso ha aperto un fascicolo modello 45, cosiddetti atti non costituenti notizia di reato, la procura di Siracusa.
Nei giorni scorsi Auteri è tornato sulla vicenda pubblicando un post sulla sua pagina Facebook. «Sono stato ingiustamente etichettato – scriveva- come il male assoluto della politica siciliana. La televisione scandalistica offende la mia dignità e quella di un politico perbene, omettendo di spiegare i periodi corretti di riferimento» Auteri sostiene infatti che le cifre alle quali viene fatto riferimento risalgono al 2019, quando non era deputato all’Ars. Il deputato di destra aggiunge pure che non avrebbe avuto nessuna influenza nella gestione dei fondi fino al 2022.
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