«Ci troviamo di fronte al déjà-vu di un governo che ha deciso di utilizzare i fondi pubblici per un gioco propagandistico, quello di Matteo Salvini che parla dalla mattina alla sera del ponte sullo Stretto senza dire dove prenderà i soldi». Così il deputato dei verdi Angelo Bonelli alla conferenza stampa in corso a Torre Faro, a Messina. «Quanto sta accadendo sarebbe inammissibile in qualunque parte d’Europa: c’è un decreto che stanzia 340 milioni di euro per la progettazione dell’infrastruttura, ma Salvini non dice dove si prenderanno gli oltre 10 miliardi di euro per costruirla. Questo è un punto importante sul quale andremo a fondo e sto già preparando una relazione-esposto che invieremo alla Corte dei conti», ha aggiunto il deputato. «Abbiamo anche chiesto un incontro alla commissaria europea sui trasporti per spiegare la modalità di azione inaccettabile del governo italiano. Ci troviamo di fronte a un gioiello ambientale, un luogo che deve essere preservato su cu noi presenteremo, nei prossimi giorni, una proposta di legge per istituire un parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola».
«Mi chiedo se è cambiato qualcosa nel sistema dei trasporti da quando mio papà, che è siciliano, da piccolo mi portava in Sicilia e arrivavamo sul traghetto e poi prendevamo il treno. Mi chiedo quanto ci vuole ancora oggi da Messina a Trapani per coprire 300 chilometri – ha proseguito Bonelli – Siamo un Paese che ha un grave ritardo infrastrutturale» Secondo il deputato di Alleanza Verdi Sinistra «c’è chi vuole fare credere ai siciliani, ai calabresi e agli italiani che questa è un’opera che porterà giovamento, ma in verità lo porterà solo a chi la costruirà che si beccherà miliardi di euro degli italiani lasciando questo territorio nel deserto più totale, nel deserto degli investimenti. Sono loro che fanno ideologia e propaganda con i soldi degli italiani. Poi, tra l’altro, dal punto di vista tecnico – ha concluso Bonelli – va anche detto che non esiste da nessuna parte del mondo un ponte a campata unica in cui passa la ferrovia lungo 3600 metri, l’unico ponte che esisteva, ma adesso non è più per la ferrovia ma solo per le macchine, è un ponte in Giappone dove i giapponesi da tempo hanno sviluppato tecnologie molto avanzate sulla sismicità».
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