Un nuovo avvertimento è stato lanciato al sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua. Questa volta, a essere presa di mira è stata l’abitazione di campagna dei suoceri del primo cittadino pentastellato data alle fiamme da ignoti. Secondo le prime indiscrezioni, a dare l’allarme sarebbe stato il suocero che ieri mattina si sarebbe accorto che un incendio doloso aveva danneggiato l’immobile. Massimo riserbo da parte dei carabinieri, che stanno indagando sull’episodio. Si tratta del secondo atto intimidatorio. Ad aprile 2016 qualcuno aveva appiccato un rogo all’ingresso principale e alla porta di servizio dell’abitazione, dove il sindaco vive insieme alla famiglia.
Massima solidarietà giunge dai deputati del Movimento 5 stelle all’Ars che, in un post su Facebook, esprimono vicinanza e sostegno. «Chiediamo alle istituzioni di stare accanto a un sindaco che evidentemente con il suo lavoro sta disturbando gli affari poco chiari di qualcuno, tanto da ricevere questo tipo di intimidazioni – si legge -. Il M5s è al fianco del sindaco Antonio Bevilacqua e di tutti i cittadini perbene della comunità di Pietraperzia. Siamo tutti con lui e lo incoraggiamo ad andare avanti». Appello a cui si associa Claudio Fava, deputato di Cento passi per la Sicilia: «Vicinanza e piena solidarietà alla famiglia di Antonio Bevilacqua dopo vigliacco gesto intimidatorio. L’attentato incendiario ai danni della casa dei suoceri del sindaco non è il primo atto intimidatorio subito da Bevilacqua, è evidente che qualcuno nel comprensorio voglia intimorire il sindaco. Spetta alle istituzioni tutte fare sentire una concreta vicinanza al sindaco Bevilacqua».
La notizia del rogo arriva a poche settimane dagli spari contro una struttura che ospita migranti. «Un altro vile atto dopo i colpi di fucile a pallettoni nel centro di accoglienza – denuncia su Facebook l’associazione Don Bosco 2000 -. Tutta l’associazione è vicina al sindaco e a tutta la sua famiglia e lo incoraggia a proseguire nella sua azione trasparente, innovativa. Governare piccole città con alto tasso di criminalità non è facile. Antonio ed i suoi collaboratori lo stanno facendo con grande coraggio». E conclude: «Saremo sempre al loro fianco per combattere il male sicuri, come siamo, che alla fine il bene avrà sempre la meglio».
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