«La mafia ha paura della cultura della legalità, voi siete la parte sana e incontaminata della società». Lo ha detto Nello Musumeci, presidente della commissione antimafia all’Assemblea regionale siciliana, rivolgendosi ieri agli studenti del liceo socio pedagogico Francesco De Sanctis di Paternò. Il deputato è intervenuto nel corso della cosiddetta Ora di Legalità, progetto giunto alla sua seconda edizione e promosso dall’associazione antiracket e antiusura Libera Impresa, in collaborazione con l’associazione nazionale magistrati di Catania e i comandi provinciali di carabinieri, polizia di stato, guardia di finanza.
«È davvero un privilegio parlare di legalità con i giovani – ha affermato il sostituto procuratore della Dda Pasquale Pacifico, presidente dell’Anm Catania – soprattutto perché sono i cittadini del futuro. Proprio dalla formazione scolastica ci si deve basare per combattere la mafia». Gli studenti hanno chiesto: «Perché in Italia non c’è una certezza della pena?». «Si tratta di una situazione complessa e noi magistrati ci limitiamo ad applicare la legge- ha proseguito Pacifico – c’è la volontà di riscatto da parte della gente di questo territorio. Ma bisogna dare e fare di più. È necessario che i commercianti siano più sensibilizzati nel denunciare fenomeni come l’usura o come l’estorsione: non bisogna avere paura, bisogna comprendere che non vi sono alternative. L’unica strada alternativa è la denuncia».
Per Nello Musumeci la giornata vissuta con i ragazzi del De Sanctis è stata «una bella esperienza soprattutto quando si parla coi giovani, perché siete la parte incontaminata della società. Costruire la cultura della legalità dalle scuole elementari, medie e superiori io credo che sia un dovere di tutte le istituzioni, soprattutto della politica – ha proseguito Musumeci- la quale è espressione della società civile. Se quest’ultima è più attenta alla cultura della legalità al momento del voto ci sarà una classe politica dirigente sana, propensa a perseguire il bene di tutti e non l’utile di pochi», ha concluso il presidente della commissione Antimafia regionale.
Presenti anche Angelo Caruso, vice comandante della guardia di Finanza di Paternò, Giancarlo Consoli, vice questore aggiunto del commissariato di Adrano, Salvatore Montemagno, vice questore aggiunto della squadra mobile Catania e Marco Di Bartolo, comandante della stazione dei carabinieri di Paternò. A fare da padrone di casa la dirigente delle scuola Santa Di Mauro e il presidente dell’associazione Libera Impresa Rosario Cunsolo, fondata insieme a Franz Cannizzo, ex assessore del Comune di Catania nella giunta di Raffaele Stancanelli.
Gli appuntamenti dell’ Ora della legalità proseguiranno anche nei prossimi con altri incontri in diverse scuole della provincia etnea. «Le tappe proseguiranno fino al mese di maggio – ha detto il presidente dell’associazione Rosario Cunsolo – ci diamo appuntamento al mese prossimo quando saremo di scena a Catania. Alla fine dell’anno scolastico, quindi primi di giugno, ci sarà la cerimonia conclusiva presso il Tribunale di Catania, dove verranno invitati tutti quelli che hanno contribuito a questa ora della legalità, quindi tutte le scuole»
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