Trapani, commissione su morte 75enne in ospedale Rimasto in attesa con la pressione a 190

Una commissione per una verifica interna sulla morte di Pietro Colletta, il 75enne deceduto il 19 febbraio all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani mentre attendeva di essere visitato al pronto soccorso. All’uomo era stato assegnato un codice giallo per un’ipertensione arteriosa. La decisione di avviare degli accertamenti è stata presa dal direttore sanitario dell’Asp di Trapani, Antonio Siracusa.

La commissione, spiegano dall’Azienda sanitaria provinciale, «avrà il compito di verificare, entro sette giorni, le circostanze dell’evento e di accertare il rispetto dei tempi di attesa presso la struttura, nonché dei codici di accoglienza al triage e se i sanitari in servizio erano occupati contemporaneamente con altre emergenze». Il gruppo sarà coordinato da Maria Carmela Riggio, responsabile dell’Unità operativa rischio clinico dell’Asp di Trapani, e sarà composto anche da Gaspare Rubino, primario di cardiologia all’ospedale di Marsala, Salvatore Vasta, primario del pronto soccorso dello stesso ospedale e Anna Nuccio, dirigente del servizio infermieristico dell’Asp.

Dopo il decesso, i familiari di Pietro Colletta hanno presentato una denuncia ai carabinieri, ipotizzando che l’anziano non abbia ricevuto una tempestiva e adeguata assistenza. L’uomo, titolare di un’impresa di pompe funebri a Valderice, si era recato al pronto soccorso accusando dei dolori al petto. Dopo avergli misurato la pressione, che avrebbe registrato un valore di 190, i medici lo hanno fatto accomodare in sala di attesa. Ma poco dopo l’anziano si è accasciato al suolo. Nelle ore successive alla morte, l’Asp ha comunicato che, in quel momento, i medici erano impegnati ad assistere tre casi di ipertensione e che due di questi tre pazienti erano dei cardiopatici.

Appena sei giorni prima, il 13 febbraio, il piccolo Daniel, di due anni, è morto dopo essere stato dimesso dallo stesso pronto soccorso. I genitori lo avevano portato all’ospedale Sant’Antonio Abate per una febbre molto alta. Il bambino è stato dimesso dopo la somministrazione di una semplice tachipirina. Dopo poche ore si è aggravato e ha avuto delle convulsioni. Riportato nuovamente al pronto soccorso di Trapani, è morto. 

Il sospetto è che si trattasse di una meningite non riconosciuta dai medici. Anche in questo caso l’Asp di Trapani ha avviato un’indagine interna. Ma ad occuparsi del caso è anche la locale Procura che ha aperto un fascicolo che vede indagati quattro medici per omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia, spiegano fonti giudiziarie, è un «atto dovuto» a garanzia dei medici che – da indagati – possono nominare un perito di parte. Sul piccolo è stata disposta l’autopsia. 

Redazione

Recent Posts

Eccezionale intervento chirurgico al Garibaldi-Nesima. Asportato complesso tumore renale

Eccezionale intervento chirurgico al Garibaldi Nesima di Catania. L’equipe multidisciplinare composta dall’unità operativa di Urologia,…

2 ore ago

TeamSystem: guida all’eccellenza nel digitale aziendale

Nel vasto panorama delle soluzioni digitali per le aziende italiane, TeamSystem brilla come un faro…

4 ore ago

Lungomare Fest, domenica 5 maggio nuova edizione dell’evento

Nuovo appuntamento con il Lungomare Fest domenica 5 maggio e altra chiusura al traffico veicolare del lungomare…

4 ore ago

Prima domenica del mese al museo, il 5 maggio ingressi a tariffa ridotta

La prima domenica del mese al Museo torna il 5 maggio con ingressi a tariffa…

4 ore ago

Rubano profumi all’aeroporto prima del volo per Palermo: denunciate nove persone

Avrebbero rubato decine di profumi in aeroporto prima di imbarcarsi per Palermo. Nove uomini tra…

6 ore ago

Rubano auto nel centro di Catania e chiedono soldi ai proprietari per restituirle

Avrebbero rubato diverse auto nella stessa sera nel centro storico di Catania. Poi avrebbero contattato i…

6 ore ago