Palermo ultimo in classifica

Il Palermo adesso rischia grosso. Anche l’altro ieri contro un Pescara che tecnicamente sembra molto povero, la squadra di Gasperini non è riuscita a portare in Sicilia neanche un punto e per la terza volta consecutiva un gol abbastanza casuale ha tolto ai rosanero la possibilità di fare dei passi avanti in classifica.

Si dice che tre coincidenze valgono un indizio ma è davvero difficile capire cosa accomuni un gol su azione viziata in partenza da un fallo (Cagliari), un altro su calcio d’angolo (Atalanta) e quello di ieri, fortissima sassata dai 20 metri da parte di una squadra che mia si era resa pericolosa, pur giocando per un’ora in 11 contro 10. Già, perché il Palermo, che aveva iniziato la partita chiudendo nella propria area gli abruzzesi, era rimasto in inferiorità numerica grazie ad una colossale ingenuità di Van Bergen, che invece di provare a temporeggiare su Vukusic, è intervenuto di netto e, saltato dall’attaccante pescarese, non ha potuto far altro che fermare la palla con la mano.

Certo, né la Juve né il Milan, né nessun’altra grande potrebbero mai tollerare di vedersi un giocatore espulso per un fallo del genere, ma lo svizzero farebbe bene a capire che non gioca in una di queste grandi squadre. (foto sopra, tratta da sport.sky.it)

Eppure, come si diceva, il Palermo aveva iniziato di buona lena. Hernandez sembrava meno svogliato del solito e soltanto un guardalinee particolarmente attento gli toglieva la soddisfazione del gol. Ilicic sembrava ispirato e Morganella a destra spingeva con costanza, riuscendo a supplire a qualche timidezza di Giorgi.

La squadra rosa rimaneva corta grazie anche alla buona predisposizione dei centrali ad appoggiare la manovra, perfino Munoz, uno che a volte è troppo svagato, non concedeva nulla ai centrocampisti pescaresi. Al 18° il Palermo riusciva nella discutibile impresa di sbagliare per tre volte un gol che sembrava fatto: prima Hernandez non risuciva a superare Pellizzoli, sulla ribattuta Barreto trovava Cosi sulla linea e sul successivo tiro di Hernandez, praticamente a colpo sicuro, il portiere pescarese si trovava ancora sulla traiettoria.

Dire che il Palermo si sia spento su quest’azione è sicuramente esagerato ma pian piano Quintero, uno con piedi molto raffinati, e Caprari riuscivano ad uscire maggiormente dalla propria trequarti. Al 35° l’espulsione di Van Bergen aveva l’effetto di riequilibrare la partita, ma il Pescara non sembrava particolarmente pronto ad approfittarne.

Al ritorno in campo Gasperini sostituiva Giorgi con Mantovano e dopo qualche minuto Ilicic, sempre il più propositivo dei suoi, di destro impegnava Pellizzoli a terra. La partita si trascinava stancamente verso la fine e anzi sembrava il Palermo più vicino al vantaggio del Pescara. A 5 minuti dalla fine Weiss riusciva a convergere verso il centro, i difensori del Palermo uscivano in ritardo e ai 18 metri lo slovacco trovava un bordata che finiva la sua corsa alla sinistra di un esterrefatto Ujkani.

Come al solito gli ultimi minuti trascorrevano sterilmente col Palermo che rischiava più di subire il secondo gol che raggiungere il pareggio. Adesso si fa dura.

Pescara Palermo 1-0

Pescara (4-3-2-1) Pellizzoli 7; Bocchetti 6, Balzano 6, Cosic 6 (dal 46° pt Capuano 6), Zanon 6,5;

Colucci 6, Cascione 6, Nielsen 5,5 (dal 30° st Abbruscato sv); Quintero 5,5 (dall’11° st Weiss 6),

Caprari 6,5; Vukusic 6. All. Stroppa 6.

 

Palermo (3-4-3) Ujkani; Munoz, Donati, Van Bergen; Morganella, Barreto, Rios, Garcia; Giorgi

(dal 1° st Mantovani), Hernandez (dal 35° st Miccoli); Ilicic (dal 35 st Brienza). All. Gasperini

 

Ujkani 6. Il portiere del Palermo continua a prendere gol verso la fine della partita. E continua a non sembrare un mostro di affidabilità, anche se stavolta proprio non poteva farci nulla sul gol.

Munoz 6. L’argentino comincia bene ed è anche propositivo, quando la squadra rimane in dieci non supera più la linea di metà campo.

Donati 5,5. L’invenzione di Gasperini andrebbe forse rivista. Troppo lento per fare il centrale si salva spesso con l’esperienza e qualche colpo proibito.

Van Bergen 4. Altro elemento di non grandissima affidabilità, l’errore di posizione sull’espulsione è marchiana. E rovina una partita che il Palermo stava gestendo tranquillamente.

Morganella 6. Tantissima buona volontà e presenza fisica straripante. Potrebbe dare un grosso contributo alla causa, ma anche rimanere così.

Barreto 5,5. Non è fortunato nella battuta a rete nel primo tempo, ma tecnicamente sembra essersi notevolmente involuto e agonisticamente comincia a sentire il peso dell’età.

Rios 5,5. L’uruguaiano avrebbe dovuto dare una grossa mano al centrocampo del Palermo, ma non è un regista e non ha i piedi buoni. Così non può fare tanto di più

Garcia 5,5. Un altro che sembra poter dare qualcosa alla causa, ma con grossi limiti tecnici. Ma il Palermo è in condizioni di poter aspettarlo?

Giorgi 5,5. Grande volontà ma troppo modesto il suo contributo in fase offensiva. Lascia il posto a Mantovani (5.5 si vede poco ma il Palermo non rischia e verso la fine potrebbe anche provare a pareggiare)

Hernandez 4,5. Dispiace essere severi, ma Hernandez deve assolutamente ritrovare una condizione atletica in grado di fargli superare l’uomo. Poco attento tatticamente, rischia davvero di essere ad una svolta negativa della sua carriera. (dal 35° st. Miccoli sv. Il capitano del Palermo gioca troppo poco)

Ilicic 6,5. Il giocatore è di un’altra categoria rispetto agli altri 21 in campo Si abbatte e ricomincia ma alterna grandi cose ad errori grossolani. Farlo uscire, forse troppo stanco, non sembra una grande idea (dal 35° st Brienza sv. Si vede anche meno di Miccoli)

Gasperini 5,5. Il voto è una media tra il 6 per la preparazione della partita e il 5 per la poco lucidità durante il match: Hernzandez non può restare in campo così a lungo.

Alberto Prestileo

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