«In questo momento è in atto una perquisizione nella sede centrale del Palermo Calcio, negli uffici del Gruppo Zamparini e nell’abitazione del presidente stesso», conferma a MeridioNews il luogotenente della Guardia di Finanza Salvatore Raimondi. Perquisizioni scattate nell’ambito di un’inchiesta in cui si ipotizzano i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. «Non ci sono ancora delle novità – spiega il finanziere – Quello che stiamo cercando è la documentazione relativa ai contratti».
Una vera e propria bufera, quella che adesso si sta abbattendo sul Palermo Calcio, già in difficoltà per le recenti vicende sportive, dalla retrocessione in serie B al mancato closing, a sorpresa, con Paul Baccaglini. Vicende, quelle sportive, per le quali la tifoserie rosanero era già stata messa a dura prova, mal celando il malcontento nei confronti del presidente. Ma i guai sembrano non finire per il club di viale del Fante.
La Procura di Palermo «ha disposto delle perquisizioni, che sono in corso di esecuzione a opera della guardia di finanza, nell’ambito di un procedimento penale nei confronti di diversi indagati per i reati di appropriazione indebita, riciclaggio, impiego di proventi di provenienza illecita, auto riciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e falso in bilancio aggravato dalla trans nazionalità». Si legge in una nota del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. «È opportuno precisare – aggiunge Lo Voi – che l’oggetto delle indagini preliminari in corso non riguarda le vicende relative alla cessione del Palermo Calcio».
Aggiornamento:
«Sono stato danneggiato nel pieno del calciomercato, giocheremo con la Primavera. Mi sembra una manovra da parte di chi voleva portarmi via il Palermo, ma non ce la faranno. Il Palermo ha i conti a posto». Lo dice il proprietario del Palermo, Maurizio Zamparini in un’intervista telefonica a Trm. «L’immagine che diamo non è buona, ma i conti sono a posto – ha spiegato -. Sono finito sui giornali come evasore per una cifra ridicola e una banca straniera, che mi aveva concesso il finanziamento, me lo ha poi negato. Aspettavo un altro finanziamento di 100 milioni e me lo rifiuteranno dopo queste notizie. In Italia un’accusa è già una condanna». Zamparini dice di pensare già al futuro. Si profila un ritorno dell’imprenditore italo-statunitense Frank Cascio, la cui offerta a dicembre non era stata ritenuta adeguata. «Io ero già uscito di scena – ha spiegato Zamparini – stavo aspettando la telefonata di un importante imprenditore. Io non sarò più proprietario. Non voglio tenermi il Palermo, non me ne frega un c… del Palermo, voglio cercare investitori. Non ho intenzione di consegnare la squadra al sindaco. Sono accuse ridicole». Zamparini ha poi smentito di avere detto che blocca tutto e che farà giocare la Primavera.
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