Nel tardo pomeriggio di oggi il Palermo ha presentato il ricorso. Dopo il “no” della Covisoc che ha negato ai rosa l’iscrizione alla prossima serie B, il club di viale del Fante ha inviato la pec intorno alle 18, un’ora prima della scadenza perentoria. Come da regolamento, il ricorso prevede anche il pagamento di una tassa da 15mila euro, restituibili soltanto in caso di accoglimento e non prevede la possibilità di integrare la documentazione, per la quale il termine era quello dello scorso 24 giugno.
Il reclamo sarà esaminato dalla Covisoc l’11 luglio, mentre venerdì 12 il Consiglio Federale della Figc si esprimerà, comunicando il nome delle squadre che parteciperanno al prossimo campionato. Il club e la proprietà si professano sereni, come fatto intendere dall’ennesimo comunicato diramato quest’oggi in cui si diffidavano gli organi di stampa dal diffondere notizie che, a parere del Palermo, sarebbero ingiustificate, allarmistiche e non rispondenti al vero.
Le colpe attribuite ai rosanero sarebbero il mancato pagamento degli stipendi e dei debiti sportivi ma, soprattutto, il mancato deposito della fideiussione da 800mila euro che era necessario presentare con la domanda di iscrizione al campionato e che il Palermo invece ha inviato con qualche giorno di ritardo. E quest’ultima indispensabile condizione lascia ben poche speranze per l’accoglimento del ricorso rosanero.
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