Orestiadi 2013: per un dialogo tra popoli

di Gabriele Bonafede

In un’Europa del potere dove la solidarietà è sostituita ormai dalla legge del più forte, la Sicilia della cultura cerca di rilanciare il vero senso con cui fu fondata l’Unione Europea: il dialogo tra i popoli.

Ludovico Corrao foto tratta da www.a.marsala it

È questo il filo conduttore della rassegna delle Orestiadi 2013, nell’Isola dell’Isola: la Valle del Belice, crocevia aperto ai contributi e alle visioni differenti che qui si uniscono per dare forma al capirsi e al conoscersi. Per costruire ogni giorno la pace e la ricchezza nella diversità. Una rassegna che arriva alla 32ma edizione, la quarta diretta artisticamente dal regista palermitano Claudio Collovà. La novità più interessante è quella della presenza della Catalogna con un pezzo teatrale che porta in Sicilia l’arte di una regione particolare, per certi versi simile alla Sicilia.

Ma non solo. Così lo stesso Claudio Collovà nella sua nota di presentazione: “Sono molte le collaborazioni che, al di là dei singoli spettacoli, sanciscono la volontà delle Orestiadi di creare dialogo e sviluppo progettuale, con un programma rivolto non solo agli spettatori ma anche agli allievi di scuole di musica, danza, teatro e arti visive applicate alla scena. Continua il percorso che mette insieme più arti e che si nutre del dialogo sempre affascinante tra creatori e poeti che non amano i confini espressivi e continua a crescere il numero di artisti di rilevanza nazionale ed europea che saranno ospitati per la prima volta dal nostro Festival”.

Continua Collovà: “Abbiamo il piacere di ospitare artisti provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dall’Olanda che danno il valore internazionale a un Festival che si nutre di confronto, dialogo e incontro tra popoli, come è nel codice etico della Fondazione Orestiadi.”

L’inaugurazione della XXXII edizione del Festival delle Orestiadi è programmata per oggi 26 giugno 2013 giorno della nascita del fondatore Ludovico Corrao, con un “Omaggio a Ludovico Corrao” di e con Emilio Isgrò. Nell’inaugurazione anche il primo di tre concerti del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo secondo un progetto complessivo che ha per titolo: “Conversazioni con Francesco Pennisi”.  Si tratta di un ritorno a Gibellina di un compositore siciliano che musicò nel 1991 L’esequie della luna, opera su testo di Roberto Andò dal poeta Lucio Piccolo. Presente la Presidente della fondazione Francesca Corrao , ci sarà anche una dedica al compianto  Franco Scaldati.

Famiglia Olivetti

Il 29 giugno, Laura Curino sarà alle Orestiadi per la prima volta con il suo spettacolo storico, “Camillo Olivetti, alle radici di un sogno” per la regia di Gabriele Vacis. Così è descritto da Collovà “Lo spettacolo racconta il pioniere, l’inventore, l’anticonformista capriccioso e geniale che fonda, agli inizi del Novecento, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere”. È dunque un omaggio alla Comunità, laddove Comunità è reale accezione di collaborazione e quindi chiaramente riferibile a quella europea, che appunto Comunità dovrebbe essere e non coacervo d’interessi contrastanti e divergenti come sta, purtroppo, diventando.

“Sonno”_

Il 4 Luglio la prima nazionale degli spettacoli del drammaturgo catalano Esteve Soler.  Saranno “Contro l’amore” e “I need literature to survive”, sono due atti unici che verranno rappresentati in unica serata, con la co-produzione del Festival “Quartieri dell’Arte” di Viterbo, diretto da Gian Maria Cervo “che, come commenta Collovà, ha avviato una ricerca da qualche anno sulla drammaturgia di Esteve Soler, uno dei drammaturghi catalani più rappresentati all’estero, qui in due lavori diretti da Carles Fernandez Giua”. Sono  prodotti in collaborazione con la Compagnia La Conquesta del Pol Sud. Questo spettacolo avvia anche una collaborazione tra le Orestiadi e il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con l’interpretazione degli attori della scuola diretta da Giancarlo Giannini.

“Opera”

 

“Carbe Trita”. Foto di Giorgio Sottile.

Il 7 Luglio due spettacoli del gruppo “Opera”, di Terni, ensemble che ha fatto parte della Officina Valdoca di Cesena. Il primo spettacolo prende lo stesso titolo della Compagnia (Opera) e, come riferisce il direttore artistico:  “indaga ciò che ha nutrito una ricerca non appartenente solo al teatro, ma alla pittura, alla scultura e tutte le arti che intendono, sapendo di fallire, modificare o reinventare il mondo”. Il secondo s’intitola “Sonno” e, continua Collovà “nasce dalla frequentazione di due mondi, quello visivo del pittore del ‘700 Francisco Goya e quello visionario del Macbeth di Shakespeare. Il lavoro di Opera, pluripremiato all’estero, trova una perfetta collocazione nel nostro Festival che da sempre indaga le varie connessioni tra le arti espressive.”

Sonate Bach

Il 10 Luglio “CarneTrita”, concerto per voce e danza, in una coreografia teatrale di Roberto Castello, che è una delle voci più importanti della danza contemporanea italiana.Con le parole di Claudio Collovà: “ Lo spettacolo è un concerto e una composizione di movimenti, visi, gesti e voci,  che utilizza la figura umana per uno stralunato, e tutto sommato divertito, inno all’insensatezza del destino.” La colonna sonora è prodotta dalle loro voci e dai loro suoni che accompagnano il movimento fisico.

Il 12 Luglio torna la musica e la danza con Sonate Bach, di fronte al dolore degli altri, per la coreografia e regia di Virgilio Sieni, con la musica di Bach eseguita dal vivo. Lo spettacolo di Sieni  è formato da 11 coreografie che esplodono nel gesto del dolore e della pittura. Soprattutto ci rammentano i tremendi conflitti recenti: da Sarajevo a Kabul. Si tratta dunque di un viaggio nelle tragiche implicazioni della mancanza di dialogo sbalzando la scultura di un programma che così risalta a dovere la tematica della Pace. Non a caso quella di Sieni è stato considerata una delle coreografie che hanno fatto la storia del Novecento.

Il 13 Luglio in scena “Di fronte agli occhi degli altri”: duetti improvvisati di e con Virgilio Sieni.  “È il secondo spettacolo commovente e vibrante, di una grazia e di una delicatezza toccanti” commenta Collovà. Il titolo dello spettacolo si ispira al libro di Susan Sontag Davanti al dolore degli altri, riflessione sul senso della bellezza nella fotografia come documento di eventi tragici.

Al proletèr

Il 17 Luglio tornano i Teatri Alchemici di Palermo che presentano la Compagnia Dadalchemici, nata dall’intenso e felice lavoro condotto da Luigi DI Gangi e Ugo Giacomazzi con i ragazzi down, attori e protagonisti di molte esperienze di ricerca e che alle Orestiadi 2013 presentano “Proletèr”, il racconto della ri-apertura di un ristorante occupato, meta prediletta di artisti che con le loro strampalate creazioni danno vita a un sogno di rinascita.

“Fratto X”

Il 19-20 luglio ci sarà un gradito ritorno, quello di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, con il loro nuovo spettacolo “Fratto X”. Così lo descrive Collovà: “Uno spettacolo mai scritto, in un habitat ricco di suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Fratto X con la solita sferzante ironia presenta due persone che discorrono sull’esistenza.”

Il 23 Luglio la rassegna chiude con “Abraço”, un interessantissimo progetto

“Abraço”

coreografico e teatrale ideato da Santina Franco che mette insieme la forza visionaria di diversi coreografi italiani ed europei, molto dissimili nell’iscrivere il loro sentire nello spazio, ma che nell’abbraccio del titolo intendono lavorare a un percorso comune nel tema, quell’immagine di una danza comune che Matisse dipinse come simbolo del tenersi per mano in un girotondo arcaico: si conclude dunque con l’apoteosi del dialogo che ricuce le distanze con l’abbraccio del teatro.

Così l’invito di Collovà: “Vi aspettiamo numerosi, come ogni anno, per vivere insieme le emozioni che gli artisti ci doneranno sotto l’incantevole luna di Gibellina.”

Gibellina, da domani al via le Orestiadi

Gabriele Bonafede

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