Antonino Andolfi è stato portato all’ospedale di Biancavilla, nel Catanese, ma sarebbe stato ferito mortalmente a Centuripe, in provincia di Enna. All’udienza di convalida del fermo dell’uomo accusato di aver ucciso con diversi colpi di pistola il 20enne Antonio Andolfi, il giudice per le indagini preliminari (gip) di Catania si è dichiarato incompetente per il territorio. Il giovane, ucciso lo scorso 19 luglio, era stato portato all’ospedale di Biancavilla – nel quale è arrivato morto – ma secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il delitto sarebbe stato commesso nel territorio di Centuripe. Entro i prossimi 20 giorni la procura di Enna dovrà presentare la richiesta di rinnovo della misura cautelare per l’indagato, che – nel frattempo – resta detenuto.
Secondo l’accusa, ad assassinare Antonio Andolfi sarebbe stato un suo conoscente, con il quale avrebbe avuto vecchi dissapori per dei contrasti sui loro pascoli e sull’uso di alcuni terreni. Secondo una ricostruzione che la magistratura sta analizzando, quel giorno la vittima avrebbe minacciato l’indagato e lui avrebbe sparato perché si sarebbe sentito minacciato. Dalle indagini dei carabinieri sarebbero emersi elementi che riconducono il delitto alla sfera personale dei due, sarebbero esclusi quindi collegamenti con ambienti criminali.
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