Politica

Ast, azzerato il Cda: ecco chi è il nuovo presidente Giovanni Giammarva

Il Consiglio di amministrazione dell’Ast è stato azzerato. Il nuovo presidente è Giovanni Giammarva, ex componente del collegio sindacale di Ast, che ha preso il posto di Santo Castiglione. Nel Cda entrano Antonino Gattuso e Rosalba Basile. Entrambi avvocati, prendono il posto di Eusebio Dalì e della legale Tania Pontrelli. Il cambio al vertice dell’azienda dei trasporti, nei giorni scorsi, era già stato anticipato dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. Il 65enne noto commercialista palermitano Giammarva è il genero di Maria Falcone. Nella sua carriera lavorativa c’è la sezione civile e fallimentare del tribunale di Palermo, l’ufficio del giudice per le indagini preliminari e la sezione misure di prevenzione della Corte d’Appello. Tra il 2017 e il 2018, Giammarva è stato anche presidente del Palermo calcio. Condannato in primo grado per false comunicazioni alla Commissione di vigilanza sulle società calcistiche (Covisoc), il 65enne è stato assolto in Appello con la formula «perché il fatto non sussiste».

E proprio nella giornata di ieri, sulla questione è tornata anche la deputata del Movimento 5 stelle all’Ars Jose Marano: «La giunta regionale chiarisca la propria posizione circa la compagnia dei trasporti Ast. Se da un lato, infatti, il governo ha confermato il Cda all’inizio di quest’anno, dall’altro pare voglia revocare dopo appena tre mesi il management della compagnia pur essendo questi pronti a chiudere per tempo i bilanci. Un atteggiamento che mette a rischio il lavoro delle centinaia di dipendenti e lo stesso servizio, fondamentale alle vigilia della stagione estiva».

La deputata grillina aveva spiegato in una nota che «nonostante le rassicurazioni avute durante l’audizione in commissione all’Ars sulla volontà di risolvere i problemi societari e scongiurare la privatizzazione dell’azienda, il governo regionale appare incurante del destino dei lavoratori e dei disagi provocati ai cittadini. Ebbene, qualunque siano le intenzioni del governo regionale sulla governance aziendale, l’obiettivo deve essere quello di salvaguardare i livelli occupazionali e la qualità del servizio – aggiunge – Il clima di incertezza infatti non favorisce gli investimenti e provoca instabilità in una compagnia che dovrebbe essere la punta di diamante del trasporto pubblico isolano. Da settimane infatti i viaggiatori assistono inermi a continue cancellazioni di tratte. Una situazione inaccettabile, figlia dei mancati investimenti, di una politica balbettante e di crisi industriali sbandierate a comando. Basta incertezze ed altri commissariamenti», aveva concluso Marano. 

Redazione

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