New York in ginocchio fatica a rialzarsi

CRONACA DA NEW YORK DOPO IL PASSAGGIO DELL’URAGANO SANDY

Splendeva il sole ieri mattina a New York, ma la metropoli che tenta di tornare alla normalità resta tramortita dall’uragano Sandy, messa in ginocchio dall’evento naturale più distruttivo in quattro secoli di storia della città fondata dagli olandesi. (sotto, foto tratta da tg24.sky.it)

Almeno 22 morti in città (ma ci sono dei dispersi), migliaia di case distrutte, allagamenti, incendi, almeno un milione di famiglie newyorkesi ancora senza energia elettrica.

New York è composta da cinque “borough”, che non sono dei quartieri come spesso vengono confusi in Italia, ma cinque grandi aree metropolitane che unite compongono la metropoli. Manhattan, che si estende nell’omonima isola, anche se raggiunge oltre dieci milioni di abitanti durante le giornate lavorative, è il secondo “borough” per abitanti, con circa 1 milione e 600 mila residenti.

Il più grande dei borough è Brooklyn, che fino alla fine del XIX secolo era una città separata e che oggi conta oltre due milioni e mezzo di abitanti. Gli altri tre broughs, Queens (due milioni 200mila), Bronx (un milione e 400 mila) e Staten Island (480 mila), sono l’unione di vari villaggi e contee, che fino a due secoli fa si sviluppavano come comunità indipendenti da New York, che all’epoca si estendeva solo nell’isola di Manhattan.

A Staten Island, il più piccolo dei borough per numero di abitanti, proprio in quest’isola di fronte a Manhattan che ha la maggior concentrazione di abitanti di origine italiana (ci abitò anche Giuseppe Garibaldi, ospite nella casa dell’inventore Antonio Meucci), Sandy ha colpito con più violenza e lì si sono consumate le tragedie più toccanti. (a destra, l’oceano che invade le strade di New Yok: foto tratta da tecnocino.it)

Una madre ha perso il contatto con i suoi due bambini mentre alle 6 del pomeriggio di lunedì si trovava in macchina mentre l’oceano invadeva “Father Capodanno Boulevard”. Quando l’acqua ha cominciato ad entrare nel veicolo, Glenda Moore, la giovane madre, era appena riuscita a liberare i figli dai seggiolini e stava cercando di stringere a sé i due bambini di due e quattro anni. Ma l’acqua ha cominciato a entrare e rivoltare l’automobile e a strappare i bambini dalla madre mentre cercava di uscire dal veicolo. La madre, disperata, è riuscita a salvarsi, ma poi per tutta la notte ha vagato nell’area senza trovare nessuno che potesse aiutarla nelle ricerche passando la notte in balia di Sandy, mentre disperata cercava di ritrovare i figli. Adesso la polizia continua le ricerche nei campi dove non c’è piú l’acqua, ma non c’è finora traccia dei due piccoli.

Sempre a Staten Island, un’ altra famiglia, padre, madre e figlia di tredici anni, che non aveva ubbidito all’ordine di evacuazione, è stata travolta dall’uragano nella loro casa di Yetman Avenue. La loro abitazione è stata completamente sdradicata dalle fondamenta dalla forza dell’oceano. Il corpo di Angela Dresch, 13 anni, è stato trovato a qualche decina di metri dalle fondamenta della casa. La madre Pat è stata ritrovata ancora più distante viva ed è ricoverata all’ospedale. Il padre,George Dresch, risultava disperso ma un corpo è stato ritrovato mercoledì tra alcune case distrutte di Staten Island ma ancora non è stato riconosciuto.

Non è solo stata la marea e gli allegamenti a distruggere le case e le vite. A Breezy Point, un quartiere di Queens più di 100 case sono state ridotte in polvere da un incendio scatenato probabilmente dai fili elettrici abbattuti da Sandy. Per fortuna tutti gli abitanti della zona avevano ubbidito all’ordine di evacuazione, altrimenti ci sarebbero state migliaia di vittime. (sotto, a destra, foto tratta da guardian.co.uk)

E sempre in un altro quartiere del Queens, a Richmond Hill, gli abitanti hanno assistito ad una scena tremenda: per mezz’ora i vicini di Lauren Abraham, 23 anni, che viveva tra la 134 e la 135 strada, atterriti hanno visto la giovane donna che bruciava fulminata da un cavo elettrico. Lauren era uscita per scattare delle foto durante la tempesta, ma è rimasta fulminata dopo essere entrata in contatto con un filo della luce caduto davanti casa sua. Quando i pompieri e la polizia sono giunti dopo mezz’ora, la donna era ormai carbonizzata.

Anche a Brooklyn, in un quartiere poco lontano da quello di Park Slope, dove abita chi scrive, due amici, Jessie Streich-Kest di 24 anni e Jacob Vogelman di 23, sono morti schiacciati da un albero mentre portavano a passeggio il loro cane. La loro fatale decisione è stata quella di uscire per recarsi a Ditmas Avenue, proprio alle otto di lunedì sera, quando i venti di Sandy si scatenavano al massimo della loro forza. I loro corpi sono stati ritrovati soltanto la mattina dopo, schiacciati sotto un gigantesco tronco d’albero, mentre il loro cane, ferito, era rimasto accucciato accanto ai loro corpi per tutta la notte.

Gli alberi abbattuti da Sandy si sono rivelati troppe volte fatali, anche per chi era rimasto dentro casa e non aveva cercato di sfidare la forza dei venti dell’uragano. Indefinibile la tragedia che si è consumata nella contea del Westchester, la ricca zona a Nord di New York, dove abitano tanti personaggi famosi, come l’ex presidente Bill Clinton. A North Salem  ha perso la vita Jack Baumler, 11 anni, e il suo amico e vicino di casa Michael Robson, di 13 anni.

La mamma di Jack, Valerier Baumler, ha raccontato che il figlio aveva invitato a casa sua tre amici a passare la notte per guardare la tv mentre fuori si scatenava l’uragano. Ad un certo punto, un albero enorme si è abbattuto sulla casa di legno di Bonnieview Street, uccidendo sul colpo i due ragazzi. Gli altri due amici terrorizzati sono rimasti illesi.

Vi abbiamo raccontato solo alcune delle terribili storie newyorkesi di vittime dell’uragano Sandy, ma chissà quante altre attendono di essere pubblicate sui giornali. Soprattutto nel vicino New Jersey, dove intere cittadine restano allagate e si parla di migliaia di persone ancora prigioniere nelle loro case allagate. (sopra, a destra, foto tratta da forexinfo.it)

Intanto New York resta paralizzata. Sette tunnel della metropolitana sono pieni d’acqua. Tre sono stati quasi già svuotati, ma gli altri restano ancora inutilizzabili. Mercoledì mattina il governatore, Andrew Cuomo, ha annunciato che una parte della metropolitana sarà riaperta oggi, ma a Manhattan si viaggerà solo dalla 42 strada verso Uptown. Downtown, dove c’è Wall Street, per gran parte manca anche l’energia elettrica e i tunnel sono allagati, e quindi resterà chiusa. (a destra, taxi sommersi dall’acqua: foto tratta da leggo.it)

Eppure la Borsa di Wall Street ha riaperto gli scambi mercoledì e a suonare la tradizionale campana dell’apertura si è presentato il sindaco, Michael Bloomberg: già lo show del business più importante di New York non poteva essere fermato più di due giorni, altrimenti avrebbe battuto il record dell’unico precedente, quando nel 1888 la Borsa di Wall Street rimase chiusa per due giorni a causa del mal tempo.

Durante la conferenza stampa di mercoledì, il governatore Cuomo, dopo aver fatto un elenco dei danni finora conosciuti ed elogiato i soccorritori e, soprattutto, il presidente Barack Obama per l’aiuto che il governo federale ha messo a disposizione di New York; ha detto che è un’illusione pensare che Sandy sia stato un evento casuale. Invece questi uragani, secondo Cuomo, sarebbero una prova dei cambiamenti del clima, e New York dovrà investire risorse ed energie per prepararsi e potersi confrontare con questi eventi che ormai si ripeteranno.

Andrew, figlio di Mario Cuomo, si gioca molto in questa emergenza: infatti è dato ormai per certo candidato per le presidenziali del 2016. Intanto il voto per la Casa Bianca che si terrà martedí 6 novembre, appare completamente dimenticato, almeno dai newyorkesi. (a destra, una stazione della metropolitana di New York: foto tratta da abcnews.go.com)

Sandy ha sconvolto i piani della campagna elettorale di entrambi i contendenti, con una differenza: che Barack Obama ha una buona occasione, se i soccorsi federali saranno efficienti, di aver un’arma in più per cercare la riconferma. E persino il governatore repubblicano del New Jersey, Chris Christie, che aveva aperto la convention di Mitt Romney, martedì elogiava apertamente l’appoggio ricevuto finora da Obama nel confrontarsi con l’emergenza, e ieri la Cnn ha ripetuto più volte le immagini di Christie che ringraziava il presidente Obama coprendolo di lodi. Così mercoledì Obama non si è fatto attendere: sulle televisioni e sul web, spiccavano le foto del presidente accanto al governatore Repubblicano italoamericano Christie (la madre è di origini siciliane) che cercava di dare conforto alla popolazione dello Stato più colpito da Sandy.

Intanto anche a Brooklyn e negli altri borough le metropolitane restano per ora chiuse. Senza subway la gente non va al lavoro. Mercoledì mattina chi tentava di raggiungere gli uffici a Manhattan e si è avventurato in macchina, si è ritrovato bloccato in interminabili file, e con il traffico che ha paralizzato i ponti e le avenue di Manhattan ci sono volute più di tre ore per fare solo pochi chilometri. I taxi non sono mai abbastanza, e hanno per ora l’autorizzazione a prendere passeggeri in corsa anche se già occupati. Gli areoporti internazionali di New York, JFK che si trova nel Queens e Liberty a Newark, NJ hanno riaperto mercoledì, ma per ora a traffico ridotto. L’altro aereoporto, La Guardia, resta chiuso. (a destra, un incendio provocato dall’uragano: foto tratta da giornalettismo.com)

Tutte le scuole rimangono chiuse, anche perché con le metropolitane ferme gli studenti non potrebbero raggiungerle. E le due grandi parate di mercoledì per la notte di Halloween, quella al West Village di Manhattan e quella alla Settima Avenue di Park Slope a Brooklyn, sono state per la prima volta sospese. Ma i bambini già mercoledì pomeriggio scorrazzavano mascherati per le vie di Brooklyn, a loro Sandy non fa più paura. Semmai, nel bussarti alla porta di casa, questi bambini sono pronti a “terrorizzarti” se non avrai pronti i cioccolattini. “Trick or treat” gridano ridendo e scacciando la paura di lunedì. Invece Sandy non ha dato alcuna scelta a New York, e ha lasciato senza pietà le tracce del suo passaggio.

 

 

Stefano Vaccara

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