«Davvero siamo stati gli unici? Incredibile, fateci un poco di pubblicità». È divertito Dino Castronvinci, il sindaco di San Marco d’Alunzio, Comune in provincia di Messina dove ieri sera a vincere – in controtendenza rispetto al resto dell’Isola – è stato il sì. Nel piccolo centro dei Nebrodi sono andati al voto poco più di mille persone, dividendosi quasi equamente. Alla fine, infatti, lo scarto è stato di appena 63 preferenze, ma sufficienti a garantire una percentuale del 53,17 per cento a sostegno dei promotori della riforma costituzionale.
A dare la notizia in paese è stato proprio MeridioNews. «Mi sta informando lei – commenta il primo cittadino -. È un dato curioso, certo, ma credo sia anche la dimostrazione di come siamo stati bravi a divulgare le informazioni in maniera equidistante da entrambe le posizioni». Castrovinci, che a giugno è diventato sindaco con il sostegno di una lista civica, tiene a sottolineare come agli elettori non siano state date indicazioni di voto. «Nel nostro stesso gruppo c’erano posizioni differenti – continua -. Ai giovani che mi chiedevano cosa votare ho detto di leggere la riforma e poi decidere in maniera autonoma».
Il caso di San Marco d’Alunzio può ricordare l’unicità di Maletto alle europee 2014, dove a imporsi fu la Lega. «Qui si parla di referendum e non di una posizione partitica – tiene a specificare Castrovinci -. Anche perché in un Comune così piccolo è difficile fare politica presentando liste dei partiti».
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