Mistero sulla morte dei due ragazzi a Terrasini

Rimane avvolta nel mistero la morte dei due giovani ritrovati ieri nel mare di Cala Rossa, a Terrasini, noto centro turistico alle porte di Palermo. Giuseppe Mignano, 26 anni, di Borgetto, e Francesca Inghilleri, appena 21 anni, sono stati trovati, ieri, in orari diversi, in un’area costiera priva di accessi al mare. Questo significa che sono finiti in mare o per fatalità (caduta’), o per motivi ancora tutti da chiarire.

Tutto è cominciato ieri, alle dieci di mattina. Una telefonata ha avvertito la Guardia costiera che c’era il corpo di un uomo nelle acque di Cala Rossa, un punto molto bello della costa di Terrasini, ma particolarmente insidioso. Il corpo di Giuseppe Mignano veniva recuperato subito, mentre i Carabinieri avviavano i controlli lungo la scoglera di Cala Rossa, alla ricerca d possibili indizi. (a sinistra, foto tratta da trs98.it)

I militari notavano, così, la presenza di una borsa abbandonata a terra con alcuni documenti: un indizio, anzi, molto più di un indizio, quasi la prova che il ragazzo non si era recato da solo all’appuntamento con un destino tragico. Assieme a Giuseppe Mignano avrebbe potuto esserci una ragazza, magari giunta da quella prti a bordo di uno scooter parcheggiato a qualche centinaio di metri, nella piazzetta cosiddetta del ‘Belvedere’.

Tutta la mattina è volata via con l’angoscia che, nelle acque del mare di Cala Rossa, potesse comparire il cadavere di una ragazza. E così, purtroppo, è stato: il corpo di Francesca  Inghilleri, 21 anni, nata a Partinico e lì residente, madre di una bambina di tre anni, è stato ritrovato intorno alle tre del pomeriggio di ieri. Il suo corpo era rimasto intrappolto tra gli scogli di Cala Rossa per tutta la notte tra lunedì e martedì.

La vicenda, lo ripetiamo, almeno fino a questo momento, rimane avvolta nel mistero. Gli inquirenti battono tutte le possibili piste. Si sa, ad esempio, che il mare, ieri, era agitato: e a Cala Rossa, con il mare agitato, bsogna essere abili nuotatori per venirne fuori.

Ma i due ragazzi – e questo è ormai stato chiarito – non sono andati a Cala Rossa per un bagno a mare: in mare ci sono finiti con tutti i vestiti, ma non si sa ancora come e perché. In questo momento, tutte le ipotesi investigative stanno in piedi.

Un suicidio? E perché? I due ragazzi si frequentavano da poco. Non tutti erano a conoscenza del fatto che Giuseppe e Francesca si vedevano. La vita tranquilla di entrambi porterebbe, semmai, ad escludere una simile eventualità. Francesca, un diploma di estetista, lavorava in un bar pizzeria di Ciammarita, una località di Trappeto.

La ragazza lascia una bambina di tre anni appena, Alessia, che aveva avuto da una relazione precedente. La giovane abitava nella casa dei genitori con la sua bambina. La famiglia di Francesca era molto unita: la mamma svolge l’attività di fisioterapista presso l’ospedale di Partinico, mentre il papà lavora presso l’Aps. In casa c’è anche una sorella di Francesca: Rosella, di 24 anni.

Esistenza tranquilla anche per Giuseppe Mignano, che viveva a Borgetto, altro centro del Palermitano, con il papà imprenditore e la mamma casalinga.

Gli inquirenti stanno provando a capire a che ora, la sera di lunedì, i due ragazzi sono arrivati dalle parti di Cala Rossa. Verranno acquisite anche le immagini di una telecamera di un chiosco che si trova a poco distanza dal luogo dove si sarebbero svolti i fatti. Si spera che qualche fotogramma possa aiutare a ricostruire almeno alcuni momenti di questa tragedia.

I due ragazzi stando alle prime ricostruzioni, potrebbero essere arrivati a Cala Rossa lunedì sera tardi, dopo che Francesca aveva finiti di lavorare. Non si esclude che la ragazza possa essere passata prima da casa.

Si indaga, ovviamente, sul legame tra i due giovani. E anche sui fatti precedenti. Qualcosa di più si dovrebbe capire dopo che verranno resi noti i risultati dell’autopsia. Le analisi dei medici legali potrebbero risultare particolarmente importanti. A partire proprio dalle cause dei due decessi.

La morte dei ragazzi potrebbe essere sopravvenuta a causa della caduta, magari nell’impatto contro le rocce (come detto all’inizio iin questo tratto di costa non ci sono accessi al mare e i due ragazzi sono precipitati da un’altezza di circa 20 metri). Ma potrebbero essere morti per annegamento.

Tutte le tesi sono possibili. Non si esclude l’apertura di nuovi filoni d’indagine.            

 

Redazione

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