di Manuel Bruno
Il secondo turno di campionato si è quasi concluso (Hellas Verona-Palermo chiuderà la giornata questa sera) e ha regalato conferme, sorprese, spettacolo e delusioni. Negli anticipi di sabato le due big, Roma e Juventus, hanno vinto rispettivamente con Empoli e Udinese, restando a punteggio pieno. In testa, insieme alla due favorite, c’è il Milan di Filippo Inzaghi che ha portato a casa i tre punti dopo uno spumeggiante 4-5 in casa del Parma, condito da magie ed errori. Nel pomeriggio, l’Inter ha schiantanto per 7-0 il Sassuolo; la Lazio, guidata da Candreva, ne ha rifilati tre al Cesena e il Napoli ha invece clamorosamente perso al San Paolo contro il Chievo.
SAMPDORIA-TORINO 2-0
Nell’anticipo del mezzogiorno la squadra di Mihajlovic supera un Torino troppo brutto per essere vero. Sostenuti dal caloroso pubblico del Ferraris e dai colpi dei suoi giovani talenti, i doriani hanno mostrato un’ottima forma. Gabbiadini di punizione nel primo tempo e Okaka dopo una splendida sgaloppata sul finire di gara regalano i 3 punti al presidente Ferrero. Ventura adesso deve raccogliere i cocci e deve farlo in fretta, giovedì c’è l’Europa League.
FIORENTINA-GENOA 0-0
Al Franchi non si va oltre lo 0-0 ed entrambe le squadre devono rimandare l’appuntamento con la prima vittoria stagionale. Gli uomini di Montella fanno la gara, tutte le occasioni nascono dai piedi di Cuadrado, ma vanno ad infrangersi contro le mani di Mattia Perin, il migliore in campo. Il solo colombiano non basta alla Fiorentina, già orfana di Rossi, e con un Mario Gomez ancora lontano dalla forma migliore. Dal canto suo, il Genoa si dimostra squadra ostica, capace di resistere nonostante sia rimasta in 10 dopo l’espulsione di Roncaglia al 72′.
CAGLIARI-ATALANTA 1-2
La cura Zeman continua a non dare i propri frutti in Sardegna. I rossoblù pagano due incertezze difensive, sfruttate perfettamente da Estigarribia e Boakye. Eppure i sardi creano tanto, ma riescono ad accorciare le distanze solo all’ 85′ su rigore con Cossu.
LAZIO-CESENA 3-0
Uomo-simbolo della squadra di Pioli è Antonio Candreva che, contro il Cesena, realizza il primo gol e confeziona l’assist per il raddoppio di Marco Parolo. Prova convincente degli uomini di Pioli che si riscattano dopo la sconfitta alla prima a San Siro contro il Milan. La squadra di Bisoli non entra mai in partita e al 90′ subisce anche il terzo gol da parte di capitan Mauri.
NAPOLI-CHIEVOVERONA 0-1
Finisce nel peggiore dei modi la prima al San Paolo del Napoli. La squadra di Benitez fa la partita fin da subito, ma al 26′ fallisce la migliore delle palle gol: Higuain si fa parare un rigore da Bardi. Il portiere clivense è il protagonista della gara, capace di neutralizzare tutte le palle gol create dai partenopei. La squadra di Corini è brava a sfruttare le solite incertezze della difesa azzurra e a concretizzare, con Maxi Lopez, l’unica palla gol creata. La reazione del Napoli si fa sentire, ma le occasioni nascono più dall’orgoglio che dalla qualità del gioco. Benitez avrà molto da lavorare per cercare di risollevare i propri ragazzi.
INTER-SASSUOLO 7-0
L’Inter travolge il Sassuolo replicando incredibilmente il successo dello scorso anno a Reggio Emilia. A San Siro, gli uomini di Mazzarri danno spettacolo, sulle ali dei due giovani talenti: Kovacic (un gol) e Icardi (tripletta). Ottima forma anche per Osvaldo (due gol) e per il ritrovato Guarin (un assist e un gol per il colombiano). Amaraggiato e deluso per l’umiliazione Eusebio Di Francesco, che a fine partita dichiara: Se avessi potuto avrei fatto 11 cambi...
PARMA-MILAN 4-5
Nel posticipo serale al Tardini, i rossoneri vincono una partita rocambolesca. Migliore in campo è il ritrovato Jeremy Menez, tutt’altro giocatore rispetto a quello visto a Roma qualche anno fa. La prestazione del francese mette quasi in secondo piano quelle degli altri autori dei gol milanisti: Bonaventura, Honda e De Jong . Ai ducali non bastano i gol di Cassano, Felipe, Lucarelli e l’autogol, sul finale, di De Sciglio. Escono sconfitti da una partita piena di grandi giocate e tanti errori (arbitrali e non). Così, tra cartellini rossi e svarioni difensivi (clamorosi quelli di Ristovsky e Diego Lopez), gli uomini di SuperPippo portano a casa il risultato e vincono una delle più belle partite di calcio italiano degli ultimi anni.
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