Micari scrive a Unipa sui motivi della candidatura «Mia eventuale elezione è per noi un vantaggio»

«Sono convinto che la mia eventuale elezione a Presidente della Regione Siciliana potrà costituire un elemento di grande vantaggio per la nostra istituzione e, in generale, per il sistema delle Università siciliane». Fa discutere la lettera aperta al mondo accademico palermitano che Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e candidato del centrosinistra siciliano, ha spedito ieri a personale tecnico-amministrativo, docenti, ricercatori e assegnisti dell’Ateneo. Micari si rivolge alla «comunità accademica» con una nota in cui intende «fare chiarezza», e spiega: «Ritenendo opportuno e doveroso separare la fase elettorale dalle attività del nostro Ateneo, ho scelto di collocarmi in congedo per tutto il periodo della campagna». 

Una scelta, quella dell’impegno politico in prima persona, che il rettore definisce «sofferta e difficile». Con un percorso che finora si è rivelato irto di ostacoli. E che allo stesso tempo Micari rivendica. «Mi sono reso conto del fatto – continua – che il raggiungimento degli obiettivi richiede necessariamente un intervento della politica». Il professore di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione ripercorre poi i due anni del mandato, ricordando che «più volte ho lanciato appelli in questa direzione. Nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico, poco meno di un anno fa, nel mio intervento ho sottolineato con orgoglio quanto i nostri giovani siano ritornati a credere nella formazione universitaria. In quell’occasione proprio per loro ho richiamato le autorità e il mondo della politica, affinché gli fossero garantite possibilità di lavoro e di lavoro qualificato nel territorio che li ha cresciuti e formati e di cui sono patrimonio inestimabile».

Nella mailing list interna, il candidato voluto fortemente dal sindaco Orlando accenna anche al proprio programma elettorale in ambito universitario: «Intendo porre grande attenzione ai temi del diritto allo studio, delle problematiche relative ai trasporti per la comunità studentesca, al rafforzamento dei rapporti tra formazione e lavoro, alla valorizzazione della ricerca anche attraverso l’efficace ed efficiente utilizzo delle risorse che provengono dall’Europa, alla valorizzazione del titolo di dottore di ricerca sia nel pubblico che nel privato, alla creazione di un ecosistema regionale favorevole all’incubazione e soprattutto alla accelerazione delle start-up».

Una lettera aperta, quella del rettore palermitano che rimarrà in carica fino al 2021, destinata a far prendere posizione il mondo accademico. «Al di là dei contenuti, di cui non voglio entrare nel merito, è una comunicazione tardiva», afferma l’ex prorettore vicario Vito Ferro ai tempi di Lagalla (anche lui in campo col centrodestra, ndr) e competitore di Micari alle scorse elezioni universitarie. «Voglio ricordare che abbiamo appreso della sua candidatura dalla stampa».

Andrea Turco

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