Nuovi arresti nella mafia palermitana. Questa volta l’operazione ha riguardato il clan di Resuttana con a capo Salvatore Genova, scarcerato e di nuovo in cella per associazione mafiosa. In 18 – di cui 16 in carcere e due ai domiciliari – tra boss, gregari ed estortori sarebbero accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, traffico di droga, detenzione illegale di armi e violazione dell’obbligo della sorveglianza speciale. Tra gli indagati ci sarebbero anche cinque professionisti e imprenditori insospettabili. «Hanno una città nelle mani», avrebbero affermato alcuni uomini d’onore intercettati facendo riferimento ai vertici del clan. Le indagini – condotte dalla squadra mobile e dallo Sco – hanno disarticolato quello che è considerato uno tra i più ricchi mandamenti del capoluogo: il clan pare fosse responsabile della gestione dei servizi funerari dell’ospedale Villa Sofia del capoluogo siciliano, a cui si aggiungerebbero diversi episodi di estorsione nei confronti di attività commerciali e imprenditoriali. Estorsione che sarebbe avvenuta tramite il metodo della messa a posto: esborso di soldi da parte della vittima da fare confluire nel bacino della cosca, o nel recupero dei crediti vantati da persone vicine alla famiglia che si sarebbe scontrata con l’altra famiglia mafiosa San Lorenzo per la gestione del pizzo.
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