Mafia a Siracusa, pizzo ai commercianti della Borgata Polizia: «Numerose estorsioni, ma solo una denuncia»

La cappa del pizzo sui commercianti del quartiere Borgata di Siracusa. Stamattina è scattata l’operazione che prende il nome proprio dal rione al limite con il corso Gelone nella città di Archimede, conosciuto anche come Santa Lucia. Sono scattati nove arresti, eseguiti dagli agenti della squadra mobile, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania. Gli indagati in totale sono 18. Il reato contestato è associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all’estorsione. 


Al centro dell’indagine – che prende in esame fatti risalenti al 2010 – ci sono nove episodi estorsivi, a opera di un gruppo – guidato da Giuseppe Curcio, poi pentito – che avrebbe voluto rendersi autonomo dal clan Urso-Bottaro, egemone nella zona Sud di Siracusa. Proprio le dichiarazioni del collaboratore di giustizia hanno consentito di ricostruire le dinamiche di quello che la dirigente della squadra mobile definisce, Rosalba Stramandino, definisce «un particolare momento storico» per la criminalità organizzata della Borgata. Nell’indagine sono confluite anche le dichiarazioni di Carmela Sciuto e Luca Sipala, pure loro pentiti. 

Da sottolineare che, su nove casi, solo un commerciante ha presentato una parziale denuncia. Gli altri episodi su cui gli investigatori hanno fatto luce nascono da attività di polizia giudiziaria. «Questo – precisa Stramandino – è indicativo del timore che il gruppo incuteva sugli esercenti». Il pizzo imposto prevedeva il pagamento di una somma mensile a partire da 300 euro. I soldi ricavati dalle estorsioni sarebbero stati reinvestiti in attività commerciali illecite e nel traffico di droga

A capo del gruppo ci sarebbe stato prima Vincenzo Scalzo, 31 anni, e successivamente, dopo la sua scarcerazione, da Massimo Schiavone, 42 anni. Importante il ruolo dell’unica donna arrestata, Rita Attardo, 50 anni, il cui compito secondo gli inquirenti «era quello di recapitare agli affiliati in stato di libertà disposizioni scritte e verbali dei propri figli detenuti». Sebastiano Barbiera, 50 anni, è inoltre ritenuto l’organizzatore del clan Bottaro-Attanasio.

Dei 18 indagati dell’operazione Borgata solo uno era già detenuto, gli altri erano tutti liberi. Nove stati portati in carcere, per decisione del Gip di Catania che ha ritenuta necessaria la misura di custodia cautelare. 

Gli arrestati sono:

Danilo Greco, nato a Siracusa il 21.05.1986;

Vincenzo Scalzo, nato a Siracusa il 7.10.1985;

Massimo Schiavone, nato a Siracusa il 7.04.1974;

Massimiliano Fazio, nato a Siracusa l’11.09.1984;

Attilio Scattamagna, nato a Siracusa il 28.03.1984;

Salvatore Tartaglia, nato a Siracusa il 2.12.1987;

Massimo Guarino, nato a Siracusa il 17.09.1985;

Sebastiano Barbiera, nato a Siracusa il 27.03.1966;

Rita Attardo, nata a Siracusa il 7.08.1966 (agli arresti domiciliari).

Salvo Catalano

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