“I parlamentari, compresi Lumia ed Alfano, possono entrare nelle carceri solo per verificare le condizioni di detenzione. Leggo sulla stampa, che, invece, sono andati per ‘far pentire’ alcuni detenuti e, fra questi, Bernardo Provenzano’. Così l’avvocato Rosalba Di Gregorio, legale del capomafia Bernardo Provenzano, ha commentato con l’Ansa l’iniziativa dei parlamentari Beppe Lumia e Sonia Alfano che hanno incontrato in carcere diversi boss tra i quali il padrino di Corleone. Una iniziativa, che somiglia ad una ‘pupiata’ e di cui vi abbiamo dato conto in questo articolo.
“Vorrei sapere – ha aggiunto – se hanno verificato le condizioni, anche di salute psico-fisica del detenuto, perché al carcere di Parma non sono stati interrotti colloqui che ‘di norma’ non rientrano fra le loro spettanze e se sono stati informati i presidenti dei rispettivi Organi elettivi di appartenenza dei due parlamentari”.
Ma le critiche dell’avvocato non risparmiano anche un’altra ‘visita’ fatta a Provenzano; quella dei pm di Palermo che a maggio sono andati nel carcere emiliano a sentire il boss senza la presenza di un avvocato di fiducia o d’ufficio. “Appreso, sempre dalla stampa, di quell’interrogatorio, ne avevo chiesto copia – ha spiegato il legale -. Ad oggi, non ho avuto nessuna risposta. Vorrei sapere se era un colloquio investigativo autorizzato dal ministero della Giustizia e qualora non lo fosse stato perché non si è nominato un difensore”.
Sul caso è intervenuta anche il ministro per la Giustizia, Paola Severino che ha sollecitato l’interruzione della tourné qualora gli incontri “travalichino i limiti e si trasformino in colloqui su procedimenti in corso”.
Sulla vicenda interviene anche il parlamentare nazionale di Grande Sud, Salvo Fleres. “Invece di fare i buoni samaritani dell’antimafia – dice Fleres – Lumia e Sonia Alfano provino a battersi per cambiare le condizioni di invivibilità delle carceri italiane, in cui 67 mila reclusi scontano la loro pena in maniera illegale e indegna per un Paese civile e la polizia penitenziaria è costretta a turni di lavoro massacranti e disumane”.
La pupiata/ Pellegrinaggio di Beppe Lumia e Sonia Alfano nel cella di Bernardo Provenzano
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