La notizia era nell’aria. E’ stata presentata ieri dalla procura di Catania la richiesta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato per il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo e per suo fratello, Angelo, deputato nazionale del Mpa. Non si tratta di un fulmine e a ciel sereno, ma di una mezza cronaca di una ‘morte annunciata”. Resta da capire cosa succedrà all’Ars. Dove è ancora in discussione la manovra finanziaria.
Intanto, Lombardo replica così:
“Prima o poi avrò il tempo di difendermi, e non cè migliore difensore di se stesso. Viene la nausea a sentire gentaglia da strapazzo e farabutti, ai quali non ho mai dato confidenza, dire sciocchezze di dimensioni mondiali che vengono prese da qualcuno come oro colato; qualcuno che magari ha svolto il ruolo di sanguisuga insaziabile nei miei confronti e adesso le amplifica attraverso la stampa. Questa gente dice falsità, calunnie e diffamazioni e io li perseguirò e la magistratura dovrà condannarli. Di Gati dice che ha sostenuto lMpA. LMpA ha esordito nella scena politica nazionale nel 2006, alle regionali e alle politiche. Di Gati è rimasto in provincia di Agrigento dopo il 2006 pochi giorni latitante e poi si è consegnato. Prima di allora, lMpA era stato solo al comune di Catania e al comune di Messina. Ad Agrigento, lui dichiara che il nostro punto di riferimento, lonorevole Di Mauro, era un suo nemico perché lui sosteneva altri soggetti politici, Lo Giudice, mai candidato nellMpA. Ma stiamo scherzando? Diamo ascolto ad un farabutto che non dovrebbe osare nominarmi? Lo smonteremo virgola per virgola e lo consegneremo alla giustizia perché paghi il fio di queste falsità che mettono in ginocchio persone che con questa gentaglia non hanno mai avuto nulla a che fare”. Il Presidente della Regione siciliana aggiunge:” Replicheremo e smonteremo una ad una queste falsità e porcherie”. E ancora: “E tutto un castello di carte che non sarà difficile far saltare e smontare una ad una. Leggere come fossero vangelo le falsità, le porcherie e le calunnie di questa gente, molto meno che da niente, fa veramente riflettere. Non credo che per governare il cosiddetto potere in questa regione si debbano pagare prezzi così alti”.
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