A quanto pare Silvio Berlusconi su Palermo è un po’ perplesso. Dopo la disastrosa gestione finanziaria del Comune da parte dell’amministrazione retta da Diego Cammarata (al quale l’ex premier ha fatto staccare numerosi ‘assegni’ dall’allora ministro Giulio Tremonti, di fatto per pagare i precari), ora, appena sente parlare del capoluogo siciliano, ci pensa due volte prima di aprire il portafoglio. Magari gli si rizzano pure i capelli (quelli rimasti). E così, per la campagna elettorale del candidato a sindaco di Palermo del Pdl, Massimo Costa, non ha ancora sganciato un euro. Tanto che il giovane ex presidente del Coni regionale avrebbe anticipato di tasca propria ben 200 mila euro. Che attende con ansia di riavere, poiché molti di questi soldi arriverebbero da esposizioni bancarie.
Berlusconi non è l’unico a non avere messo le mani in tasca. Costa, infatti, è anche il candidato dell’Udc di Pierferdinando Casini, al quale non dovrebbero mancare risorse economiche. E lo stesso vale per Grande Sud, di Gianfranco Miccichè, che sostiene il giovane candidato, ma finora a parole.
Un politico più ‘scafato’ non avrebbe accettato di anticipare una tale somma. Un punto a favore di Costa, che evidentemente si fida e crede nella sua causa.
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