Una sventagliata di colpi esplosi con una pistola mitragliatric Skorpion come reazione a un litigio seguito a un incendio appiccato dalla vittima. È quanto avvenuto nel quartiere Librino, a Catania, nella notte tra il 17 e il 18 giugno, poco meno di due mesi prima del duplice omicidio di Enzo Scalia e Luciano D’Alessandro, avvenuto nell’ambito della faida tra Cursoti Milanesi e Cappello. Il caso è venuto fuori dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che parteciparono a quell’azione di fuoco e che affermano di avere presenziato anche ai fatti finiti di recente all’attenzione della procura.
L’indagine ha portato all’arresto del 48enne Davide Agatino Scuderi. L’uomo è stato portato in carcere dalla polizia con l’accusa di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco, con l’aggravante di avere agevolato il clan dei Cursoti milanesi. Il fuoco fu aperto in piena notte contro i vetri di una veranda e la porta finestra di un immobile sito nel quartiere popolare. In strada vennero ritrovati 14 bossoli, mentre altri segni di esplosione furono recuperati nelle pareti della cucina e della camera da letto.
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