Lettera a… / Palermo tra realtà e sogno

 

di Ricchezza Falcone

lettera a giovanna

palermo bagna l’acqua nei cantieri scappo via dal mare posseggo ali incerte e piedi stabili pedalo la bicicletta e palermo segue la mia rotta inversa palermo scioglie il ricordo nel tempo assorbe silenzi di petto si lascia venire nel centro e divide la morte in frammenti

 

lettera a Venezia

palermo sui lungomari decenti signori guardate la fonte signori aprite le notti sterzate nel buio solenne di vermi sorrisi palermo si bea di voi nel freddo narciso ed urla vendetta per eroi uccisi

 

lettera taciuta

palermo che ride di tutto il frastuono del niente palermo collassa d’incanto sui nostri mortali dolori nel grembo segreto di padri allattati e figli sconnessi palermo sognando la guerra viola il colore del suono a palermo mi scuote la pancia la nebbia fendente gli sbarchi annullati di storie menate da alberi laceri ti amo palermo morente vivente morente vivente vivente vivente palermo polindroma l’ora a palermo si piace domani nel fuoco distante di datteri rosa e veglie cantate si culla madonna di amori passati palermo mio amore finito nel volo selciati scordati da antichi passati dolcezza fuggiasca di notti bevute palermo si affaccia sul tetto taciuto

 

lettera sognata

palermo senziente voluta dal cuore di molti ascolta la voce d’asfalto si parla si sparla editti comizi furori biancori intesi nel nulla palermo il fiato sospinge nel ghetto sereno di alghe morenti palermo palermo mi stanco e non sento

 

lettera senza voce

chi mi dice che domani trovero’ pace a palermo? Palermo viscere senza tetto mi amplifica la notte e dice di voler essere amata nella sua non disperazione corro nei vicoli umidi arrivo a braccia tese nel confronto con il cielo che non sa di stelle ma di oro e nafta pulita ti sento nella mia carne e odoro la meta

 

lettera a zio ermanno

lasciare il mare dietro la schiena dove palermo mi aspetta curiosa senza giochi amasempre sempreama amasempre sempreama la citta’ morbida colata di freddo ansima nei luoghi di chiese e feste succhiate ti devo cantare palermo sessuale aperta alla genti del tutto normale e vola domani nei sacchi volati ti aspetto se vieni di e con cioccolata

 

lettera a cosenza

zia cenzina mi telefona a palermo si preoccupa volenterosa del suo vegliare sempre palermo accudisce il mio sonno il mangiare la frescura delle idee palermo mi ama e mi odia da dentro sono allo spasimo rotto ne lucido serio servizio ancora palermo è senza vizi

 

 

 

 

Redazione

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