«È facilissimo, è l'unico modo. Non può succedere niente». Ne erano convinti Andrea Leanza e Rosario Cavallaro, arrestati per frode in competizioni sportive, con il giocatore. Continuano le indagini su «contatti con scommettitori stranieri». Guarda il video
Le scommesse truccate su «calci d’angoli» e punizioni Il calciatore Maccarrone: «Se non gioco siamo rovinati»
«Senti,
ma non era abbissata (sistemata, ndr)?». «Certo. È facilissimo, è l’unico modo… Che tranquillamente, non può succedere niente. Sono cose che in Italia non ci sono, si fanno fuori dall’Italia. Non lo so, io mai li ho visti questi calci d’angoli». In realtà, qualcosa poteva succedere ed è successo. A parlare tra di loro al telefono sono il titolare di un centro scommesse catanese Andrea Leanza e Rosario Cavallaro, dipendente di una ditta privata. Oggi entrambi arrestati per frode in competizioni sportive. Ai domiciliari è finito anche Giordano Maccarrone, calciatore catanese all’epoca nel Bisceglie (nel ruolo di difensore centrale) e che oggi gioca nel Foggia, in serie D.
«Ieri noi dovevamo perdere almeno 2-0, ma per il momento ci sta girando bene. Io non lo so se sabato gioco,
se non ci dovessi essere semu pessi (siamo rovinati, ndr)». La rovina per il terzetto sarebbe stata l’impossibilità, mancando dal campo Maccarrone, di potersi adoperare per alterare la partita durante il gioco. Non tanto e non solo il risultato finale, ma soprattutto il numero dei corner (calci d’angolo) e quello delle punizioni «per essere meno visibili e per fare in modo che le scommesse su questi eventi passassero inosservate», spiegano gli inquirenti. Scommesse che, peraltro, venivano compiute su piattaforme da gioco estere «per provare a eludere eventuali indagini».
In effetti, le attività investigative della polizia postale di Catania sono scaturite da un altro filone. Tutto inizia dalla denuncia di un titolare di un’agenzia di scommesse che lamentava la sottrazione di migliaia di euro da alcuni suoi conti gioco online tramite accessi abusivi informatici. Nel corso delle indagini per frode informatica, però, è stato possibile ricostruire «l’esistenza di un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in competizioni calcistiche di Lega Pro». Dalle intercettazioni e dalle analisi informatiche di diversi cellulari sequestrati, è stato accertato che sono almeno tre le partite truccate: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.
«Un volume d’affari non elevatissimo – affermano gli inquirenti – che si aggira sulle diverse migliaia di euro». Dall’analisi di conversioni avvenute su applicazioni di messaggistica (Whatsapp e Messenger) «sono stati rilevati anche contatti con gruppi di scommettitori stranieri, in particolare maltesi e sono stati scoperti anche i primi accordi per un incontro per fare ulteriori scommesse. Su questo – concludono – le indagini continuano e ci saranno ulteriori approfondimenti».
Gli arrestati, posti agli arresti domiciliari, sono:
– Andrea Leanza (39 anni), titolare di un centro scommesse;
– Rosario Cavallaro (39 anni), dipendente di una ditta privata;
– Giordano Maccarrone (29 anni), calciatore.