«La nuova circolare del ministero dell’Interno in Sicilia non si applica». Linea dura del presidente della Regione Nello Musumeci. «Mi riferisco alla possibilità che viene concessa ai minori, soprattutto, di poter fare, in compagnia di un genitore, la passeggiata vicino casa. Io ho l’impressione che in Sicilia si sia perso il punto di riferimento, nel senso che siamo tutti convinti che il peggio sia già passato e quindi possiamo permetterci anche qualche lusso. Non è così. Non lasciamoci condizionare dalle notizie che arrivano dal Nord».
Ieri il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti in cui, tra le altre cose, precisa che è possibile far uscire i bambini in prossimità della propria abitazione e solo con uno dei due genitori per una passeggiata. Ma Musumeci vieta questa possibilità in Sicilia. «Dobbiamo rimanere a casa – spiega – perché rischiamo di bruciare tutti i sacrifici fatti in questo mese. Dobbiamo resistere ancora qualche altra settimana. Vedo molta gente in giro, soprattutto nei grandi centri e questo è davvero un comportamento irresponsabile, sotto ogni aspetto. Ecco perché continuo a seguire la linea del rigore e della fermezza. Mi dispiace».
Per quanto riguarda i casi di persone affette da particolari patologie, il presidente ammette una deroga.
«Se certificati dal medico di famiglia – sottolinea Musumeci – possono fare un breve giro sotto casa, insieme al genitore. Ma per il resto dobbiamo continuare a restare chiusi in casa, anche se mi rendo conto che la stanchezza comincia a farsi sentire. Siamo in guerra e non possiamo prendercela con nessuno. Questo nemico non lo conosciamo, è invisibile, ma sappiamo che cammina con le persone, quindi più ci muoviamo peggio è. Si tratta di un ulteriore sacrificio. Prepariamoci al picco che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il sistema sanitario siciliano sta facendo tutto il possibile per affrontare l’urto e vedrete che, con grande senso di responsabilità, se restiamo tutti uniti, ne usciremo bene da questa vicenda».
Già stamattina, ospite su Raiuno, Musumeci aveva attaccato: «Se passa l’idea che il peggio è passato, è la rovina, si vanifica tutto, si innesca un picco incontenibile». Una posizione condivisa dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dall’Anci Sicilia. «Siamo assolutamente contrari che si applichi anche in Sicilia la circolare del Viminale – si legge in una nota dell‘Associazione nazionale dei Comuni – Malgrado il provvedimento chiarisca che nulla è cambiato sui divieti di assembramento e sugli spostamenti, riteniamo sia indispensabile mantenere il divieto assoluto per spostamenti che non siano per motivi di salute, per lavoro o per estrema necessità e sia di vitale importanza arginare prima possibile un nemico insidioso come il covid-19. È assolutamente necessario che si applichino le più restrittive disposizioni vigenti nella nostra Regione che mirano ad evitare l’aggravarsi della attuale emergenza che potrebbe degenerare con conseguenze incalcolabili come purtroppo si è verificato in altre aree del Paese e in alcune zone della nostra Regione».
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