Mancano due mesi alle amministrative. In Sicilia si vota l’11 giugno, con eventuale ballottaggio il 25, per il rinnovo di sindaci e consigli comunali, e in provincia di Ragusa alle urne andranno in cinque: i tre comuni montani Monterosso Almo, Giarratana e Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e Pozzallo.
Il puzzle delle candidature si sta man mano delineando e se a Pozzallo e Santa Croce gli attuali sindaci, Luigi Ammatuna e Franca Iurato, hanno deciso di non ripresentarsi, a Chiaramonte Vito Fornaro tenta il bis. Pronti ad impedirglielo ci sono già l’ex consigliere provinciale Mario Cutello, candidato cinque anni fa con una cordata di centrodestra di cui faceva parte anche un altro candidato, Gaetano Iacono, ex di AN e FI. Pronta al via anche la squadra del Movimento cinque stelle: il candidato sindaco sarà Vittorio Gueli e l’intera squadra verrà presentata il 22 aprile.
A Chiaramonte c’è poi da segnalare la candidatura di Sebastiano Gurrieri, una lunghissima storia politica alle spalle che lo ha visto, tra le altre cose, eletto all’Ars tra le fila della Margherita dal 2001 al 2006. Gurrieri, con il suo progetto politico Liberiamo la città, si pone in contrapposizione proprio a Vito Fornaro, della cui candidatura, cinque anni fa, fu sostenitore, e a Cutello, suo ex fedelissimo. Gurrieri è l’unico ad aver già presentato non solo i candidati al consiglio comunale e la squadra assessoriale – formata da Veronica Sammatrice, Paolo Battaglia, Carmelo Ragusa e Cristina Terlato – ma ha già fatto anche il nome del presidente del consiglio comunale in caso di vittoria, ossia la giovane Alessia Puglisi.
A Pozzallo i candidati sono scesi da otto a sei. Il primo a ritirarsi era stato Francesco Gugliotta, esponente del Psi, che ha fatto un passo indietro per appoggiare Paoletta Susino, espressione del Pd. Quest’ultima fino alla fine ha invocato le primarie, chiedendo la disponibilità a Roberto Ammatuna, volto storico del Partito Democratico, che però ha deciso di andare per la sua strada e di candidarsi a sindaco (carica già ricoperta per due legislature prima di andare a Palermo) affidandosi esclusivamente alle liste civiche. È di poche ore fa, però, anche l’ufficializzazione del ritiro di Francesco Calvo, l’esperto di finanza sostenuto dalle liste civiche La Svolta e Pozzallo Bene Comune. Anche a Pozzallo il M5S ha già fatto chiaramente la sua scelta puntando su Antonella Giannone, insegnante di lettere, giornalista e una parentesi amministrativa negli anni ’90 quando rivestì la carica di assessore alla Cultura. La rosa dei candidati della città marinara si completa con l’architetto Pietro Storniolo, segretario del Pd di Pozzallo nel 2015, Raffaele Monte con le sue tre liste Città Comune, Crescere Insieme e Avanti tutta, e Pino Asta con Uniti per Pozzallo – Pino Asta Sindaco e E forza Pozzallo.
A Santa Croce Camerina i candidati sono, al momento, cinque. Torna in corsa Lucio Schembari, che già due volte ha indossato la fascia tricolore, dal 2002 al 2012, e che avrebbe già incassato il sostegno di alcuni consiglieri di opposizione uscenti e di alcune anime del centrodestra. Il sindaco uscente, Franca Iurato, appoggerà la candidatura di Giovanni Di Bari, ginecologo in pensione espressione del Pd, che ha ufficializzato il suo impegno qualche settimana fa nel corso dell’assemblea degli iscritti del partito. Il consigliere comunale Rosario Pluchino, invece, scende in campo con la lista civica #ChiAMASantaCroce che punta a riunire sotto lo stesso simbolo artigiani, pescatori e commercianti, ma anche molti giovani. «Porteremo avanti quel cambiamento che molti si sono intestati solo a parole e senza illudere la gente con programmi faraonici», ha detto. La rosa dei cinque nomi comprende anche quello del dirigente medico dell’Asp Giovanni Barone, forte dell’esperienza amministrativa fatta in qualità di vicesindaco nel corso della prima amministrazione di Schembari e come presidente del consiglio comunale nella seconda. Infine Mario Coco, operatore del settore turistico-ricettivo. «La mia candidatura emerge fuori dalle logiche dei partiti e dalle appartenenze – ha spiegato – e nasce come movimento civico che vuole dare il proprio contributo per cambiare realmente le cose».
A Giarratana di certo non c’è nulla. Bartolo Giaquinta, sindaco uscente, quasi sicuramente tenterà di centrare il secondo mandato, ma sui nomi degli avversari è ancora solo silenzio. Infine Monterosso Almo, unico Comune ibleo a non aver approvato il bilancio nei tempi previsti e dunque commissariato nei giorni scorsi per essere inserito tra quelli in cui si voterà a giugno. Il sindaco uscente, Paolo Buscema, a differenza di altri in tutta la Sicilia interessati dallo stesso provvedimento e dichiarati decaduti, era però già alla naturale scadenza del suo mandato e non aveva mostrato l’intenzione di ricandidarsi. Tuttavia, forte anche dell’appoggio del consiglio regionale Anci Sicilia, fa sapere che è già pronto il ricorso al Tar.
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