L’hotspot di Lampedusa è pieno, ma gli sbarchi sull’Isola non si fermano. Tra ieri sera e questa mattina sono approdati sull’Isola altri barconi con a bordo oltre 150 persone. «Non ci sono infrastrutture per mettere in quarantena i migranti – lamenta il sindaco Toto Martello – Per questo, chiediamo l’immediato intervento di una nave-quarantena nei pressi dell’isola». La stessa richiesta che era già arrivata anche dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Un appello che, sin da subito, era stato destinato a non essere raccolto.
Nelle ultime ore, le prime 82 persone sono state imbarcate su un traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle; mentre altri 64 migranti si trovano ancora sul molo Favarolo. È lì che sono state allestite anche delle tende della protezione civile per il pre-triage per l’emergenza coronavirus, in attesa che venga decisa la loro destinazione.
«Continuiamo tutti a dire che Lampedusa non ha le strutture adatte in questa circostanza, ma nulla cambia – aveva denunciato il parroco di Lampedusa don Carmelo La Magra – Chi può intervenire e non lo sta facendo è colpevole. Come ci siamo ridotti? Quasi non ci facciamo caso…Come sacchi della spazzatura». Dopo le parole, il parroco è passato ai fatti: 44 dei migranti sbarcati domenica pomeriggio sull’Isola che erano stati lasciati sul pontile di approdo, sono stati ospitati nella Casa della fraternità, nei locali della chiesa San Gerlando. Lì passeranno i loro 14 giorni di isolamento preventivo, dopo l’intesa con la prefettura di Agrigento.
«Da gennaio a maggio dell’anno scorso sbarcarono in Italia 842 immigrati, nello stesso periodo di quest’anno gli sbarchi sono quadruplicati!». I conti li ha fatti il leader della Lega Matteo Salvini durante una diretta sulla sua pagina Facebook. «Ecco a cosa pensano con la scusa del virus. E con la scusa della sanatoria gli sbarchi sono aumentati ancora di più», ha continuato il capo del Carroccio che qualche giorno fa aveva scritto: «Il governo annuncia una sanatoria per clandestini e gli sbarchi aumentano (+350%). Italia campo profughi? No, grazie».
È da Mediterranea Saving Humans che arriva invece l’appello al governo italiano e alle istituzioni europee a non lasciare da sola l’isola. «Non si abdichi mai al dovere morale e legale del soccorso in mare, utilizzando come alibi il sovraffollamento a Lampedusa: si possono e devono trovare soluzioni che tengano insieme il rispetto dei diritti umani e l’applicazione dei protocolli di sicurezza sanitaria».
Oltre ai 44 migranti che hanno trovato ospitalità nei locali della parrocchia, ce ne sono altri 116 nell’hotspot di contrada Imbriacola (a fronte di una capienza massima prevista di 96 persone) che hanno già finito il loro periodo di quarantena. Prima di potere essere trasferiti, però, è necessario che arrivino gli esiti dei tamponi. All’interno della struttura, alcuni ospiti hanno protestato per le condizioni anche con atti di autolesionismo.
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