La rete spontanea di solidarietà per i terremotati Ristoratrice: «Offro un piatto di pasta e serenità»

«Per chi a causa del terremoto è rimasto fuori casa o è in attesa di sapere se può rientrare e volesse venire a mangiare un piatto di pasta, io e i miei collaboratori siamo pronti a offrirvelo». È con questo post pubblicato su Facebook ieri all’ora di pranzo che Mara Tetto, la titolare del ristorante pizzeria Castagno dei Cento Cavalli a Sant’Alfio, ha aperto le porte del proprio locale a tutte le persone che non hanno ancora potuto fare rientro nelle proprie abitazioni dopo il terremoto della notte di Santo Stefano

«Alcuni dei miei collaboratori – racconta Mara Tetto a MeridioNews – abitano a Fleri (la frazione di Zafferana Etnea che è tra i territori più colpiti dal sisma) e uno di loro non è venuto nemmeno a lavorare perché la sua casa ha subito gravi danni. Ho dato a lui la disponibilità di venire a pranzare qui da noi e da lì è poi nata poi, del tutto spontaneamente, l’idea di estendere l’invito a tutte le altre persone nelle sue stesse condizioni». Tetto gestisce da un anno e mezzo lo storico ristorante che da vent’anni sta nel territorio ai piedi dell’Etna e che si trova a circa sette chilometri dai territori che hanno registrato più danni. «Molti dei miei clienti sono di quelle zone, dunque è anche una cosa che mi tocca direttamente e da vicino. Poi mi dispiaceva pensare che in un giorno di festa potesse esserci qualcuno per cui il pasto non sarebbe stato un momento sereno», aggiunge. 

Il post ha già avuto oltre 2.200 condivisioni «anche se nessuno è venuto ancora a mangiare da noi – precisa la ristoratrice – forse perché temono di disturbare o non vogliono approfittare ma io ribadisco che le porte restano aperte finché ce ne sarà bisogno e qui chiunque troverà un tavolo apparecchiato pronto ad accoglierlo per mangiare qualcosa in serenità». Un invito aperto a tutti «specie alle persone sole che si ritrovano anche senza una casa – conclude Tetto – e spero che la nostra iniziativa possa essere da ispirazione a tutti gli altri esercenti dei territori vicini». Quella del Castagno dei Cento Cavalli, in effetti, non è l’unica realtà ad aver risposto con la solidarietà nell’immediato post-terremoto. «Massima disponibilità per tutti i terremotati che ne abbiano di bisogno», sono le parole scritte nella mattinata di ieri in un post sul social network – già condiviso più di 8.700 volte – dal panificio Coviello di Gravina di Catania. 

Un appello all’impegno solidale arriva anche dall’Ordine catanese di architetti e ingegneri che, dopo una seduta straordinaria congiunta del consiglio direttivo, hanno indirizzato a tutti gli iscritti (circa ottomila professionisti in tutto) una lettera con la richiesta di disponibilità a effettuare sopralluoghi negli edifici colpiti dal sisma nei Comuni della zona pedemontana etnea, ionico-etnea e dell’Acese. «Grazie alla disponibilità di volontari – dicono i presidenti Alessandro Amaro (architetti) e Giuseppe Platania (ingegneri) – costituiremo una task force per effettuare un’analisi degli immobili danneggiati. Vista l’importanza delle operazioni, riteniamo che serva competenza specifica da parte dei colleghi». Tra i requisiti richiesti per offrirsi volontari, oltre a certificazioni rilasciate da enti qualificati, c’è anche la maturata esperienza di sopralluoghi in territori già colpiti da altri terremoti (L’Aquila, Santa Venerina, Italia centrale).

Marta Silvestre

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