Da qualche settimana a questa parte tv e giornali non fanno altro che parlare dei soldi pubblici che sarebbero stati sgraffignati da alcuni dirigenti della Lega di Umberto Bossi. Fatti ovviamente da censurare. Soprattutto perché i leghisti si sono sempre proclamati i grandi moralisti della politica. Farsi beccare mentre fanno la cresta ai fondi pubblici, dopo avere per anni pontificato contro Roma ladrona e il Sud succhia soldi pubblici non è il massimo. Anzi.
Giusto, insomma, indignarsi. Detto questo, ci piacerebbe capire perché la stessa indignazione non viene riservata a quanto sta avvenendo in Sicilia con la formazione professionale. Oggi, per esempio, in uno dei tanti tg si è parlato con enfasi di un dirigente della Lega che avrebbe trattenuto 900 mila euro. Ebbene, se proprio la dobbiamo dire tutta, un ente di formazione professionale medio della Sicilia con 900 mila euro ci paga le (spesso) finte forniture di carta igienica o di penne e matite. Ci sono casi incredibili – sempre di enti di formazione professionale – dove gli sperperi viaggiano a nove zeri. Però di questi carrozzoni mangiasoldi nessuno parla. Chissà perché.
E dire che, proprio di recente – e guarda caso in piena campagna elettorale per le elezioni amministrative – il governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo, ha varato, sempre in tema di formazione professionale, lAvviso 20, ovvero unincredibile spartizione di fondi europei da fare impallidire il più esperto professionista della cresta della Lega di Bossi.
Non ci spieghiamo perché, ad esempio, un quotidiano come la Padania non abbia mai puntato i riflettori sulla formazione professionale in Sicilia. Eppure di notizie, come diciamo noi giornalisti, ce ne sono a iosa.
Basta scorrere lelenco dei fortunati del cosiddetto Avviso 20 per tappare la bocca ai personaggi che, in questi giorni, non hanno fatto altro che sbuccazziarsi con i soldi pubblici fatti sparire da alcuni dirigenti della Lega. A cominciare, ad esempio, da Bersani e da Casini, titolari due due partiti – il Pd e lUdc – che, con i fondi a perdere della formazione professionale siciliana, ci sono andati sempre a nozze. Il primo (Pd) – almeno oggi – smaccatamente, senza ritegno; il secondo ((Ud) velatamente (oggi, perché fino a ieri…).
Ecco, proviamo a raccontare alla Lega cosè lAvviso 20. Sono i fondi che gli illusi dellUnione Europea spediscono in Sicilia per la formazione professionale, ovvero per formare i giovani siciliani in ragione delle esigenze del mercato del lavoro. Soldi che, nell80 per cento e forse più dei casi, vengono drenati da enti di formazione professionale che fanno capo direttamente ai partiti e a due organizzazioni sindacali: Cisl e Uil. Un fiume di denaro pubblico che, lungi dallavviare i giovani nel mercato del lavoro, alimenta le clientele di partiti e sindacati.
La mammella comunitaria dalla quale i voraci partiti e Cisl e Uil succhiano i soldi si chiama Fse, sigla che sta per Fondo sociale europeo. Per il 2007-2013, pensate un po, Bruxelles ha stanziato per la Sicilia oltre 2 miliardi di euro. Ebbene, la prima notizia è che una parte di questi soldi non sono stati spesi – e non verranno spesi – per due motivi. Il primo motivo va ricercato nel fatto che partiti e sindacati siciliani, nel cercare di apparseli, hanno esagerato con le percentuali (in genere, gli enti di partiti e sindacati drenano il 70 per cento delle risorse, mentre con il restante 30 per cento dovrebbero essere pagati i discenti: pagamenti che avvengono – quando avvengono – con mesi e, talvolta, con anni di ritardo). Il secondo motivo si spiega con il fatto che partiti e sindacati non si sono messi daccordo su come spartirsi i soldi e, tra una lite e l’altra, si sono fatti bloccare tutto dalla Corte dei Conti per eccesso di ‘intrighi’.
E andata un po meglio con il già citato Avviso 20: del resto, ci sono, come già ricordato, le elezioni amministrative e i partiti siciliani – di maggioranza e di opposizione – non potevano sbagliare. Con lAvviso 20 sono stati messi in palio 286 milioni di euro per tre anni. Sì, cari Padani, avete letto benissimo: 286 milioni di euro.
E sapete a chi sono andati questi soldi? Nell80 per cento dei casi e forse più, a enti di formazione professionale riconducibili – direttamente, senza possibilità di errore – al Pd, allMpa, al Pdl, a Futuro e libertà, allUdc, al Pid, alla Cisl e alla Uil.
La parte da leone, ovviamente, lhanno fatta lMpa e il Pd, che in questo momento governano la Sicilia. LMpa – lo ricordiamo perché magari in Padania la notizia non è arrivata – è il partito dellattuale presidente della Regione, Raffaele Lombardo, inquisito per concorsi esterno in associazione mafiosa e voto di scambio con i boss. Non vi impressionate, per carità: in Sicilia, per un politico, avere rapporti con i mafiosi è, ancora oggi, un titolo di merito: a patto – ovviamente – quei rompiscatole di magistrati non vadano a rompere le uova nel paniere.
LMpa di Lombardo si è beccato un sacco di corsi; e tanti corsi sono stati assegnati a enti riconducibili direttamente a parlamentari nazionali e regionali del Pd. Perché non chiedete a Bersani se ne sa qualcosa? Ve lo diciamo perché, proprio in funzione della spartizione dei fondi europei, il Pd ha ‘inviato in Sicilia un personaggio che è stato insignito della carica di dirigente massimo della formazione professionale isolana. Si chiama Ludovico Albert, è piemontese e, credeteci, in questo capo è informatissimo. Poi ci sono gli altri partiti, di maggioranza e di opposizione. E, naturalmente, Cisl e Uil. Insomma: mangia tu che mangio pure io.
Tutti questi enti, ovviamene – voi non ci crederete – sono vincitori di un bando. E sapete chi ha selezionato questi enti allinsegna della più genuina terzietà? Lo stesso governo regionale e gli alti burocrati scelti dallo stesso governo regionale (Ludovico Albert è tra questi, ovviamente). Che, per loccasione, hanno messo alla porta un sacco enti storici che avevano tutti i titoli per accedere ai fondi. Si sa: dove il maggiore cè il minore cessa… Una pacchia, no?
Diteglielo, cari signori della Lega, ai dirigenti del vostro partito che, per fare la cresta ai fondi pubblici, chissà a quali sotterfugi sono dovuti ricorrere. Prendete esempio dalla Sicilia: costituite una decina di enti di formazione professionale, andate a Bruxelles – dove di tutto quello che succede in certe regioni del Sud Italia in materia di formazione professionale non sanno una mazza – fatevi confezionare un bel Fondo sociale europeo e poi fate quello che si fa dalle nostre parti: nessuno vi contesterà nulla. Del resto, se in Sicilia quello che succede con lAvviso 20 è regolare, perché dovrebbe essere censurato in Padania?
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