CERTO CHE SONO VERAMENTE BRAVI IL CAPO DEL GOVERNO E IL SUO MINISTRO DELL’ECONOMIA. NON CONOSCONO NEMMENO LA STORIA DEGLI ULTIMI ANNI DEL NOSTRO PAESE. L’UNICA, VERA NOVITA’ DI QUESTI DUE SIGNORI SARA’ IL PROSSIMO AUMENTO DELL’IVA. COME AL SOLITO, NUOVE TASSE CHE CREERANNO NUOVA RECESSIONE ECONOMICA
Ieri è stata pubblicata su molti giornali la notizia che il governo Renzi avrebbe pensato di eliminare lo scontrino. Il motivo ufficiale sarebbe quello di eliminare o, almeno, di ridurre levasione fiscale.
In realtà, a ben vedere, sono ormai molti anni che i governi che si succedono dicono di voler combattere levasione fiscale e, per farlo, propongono soluzioni innovative. Dopo i tentativi, peraltro inutili, del governo Berlusconi (levasione fiscale durante il suo mandato ha continuato a crescere anno dopo anno), è stato Monti a presentarsi come paladino della correttezza.
Alzi la mano chi non ricorda il clamore mediatico che suscitarono le ispezioni della Guardia di Finanza durante il suo mandato nei luoghi più in, da Milano a Cortina. E per dimostrare il proprio impegno impose agli italiani di limitare lutilizzo del contante a mille 1000 Euro. Introdusse anche un sistema di controllo chiamato spesometro.
Tutti questi strumenti non servirono a niente. Così come non migliorò la situazione grazie alladozione del sistema informatico Serpico (che avrebbe dovuto eseguire controlli incrociati per scovare chi conduceva uno stile di vita al disopra delle proprie possibilità), né labolizione del segreto bancario né misure di indagine alquanto dubbie sulle entrate dei cittadini (peraltro criticate anche dal Garante della Privacy). Fu tutto inutile. Durante il mandato del Professore, levasione fiscale e il sommerso hanno continuato a crescere.
Poi fu la volta di Letta che, nel tentativo di far tornare in Italia almeno una parte dei soldi evasi e portati allestero, basò la sua strategia su due parole: autodenuncia e depenalizzazione, ovvero cancellazione delle sanzioni penali per chi aveva portato i propri soldi allestero. Ancora una volta i risultati furono deludenti e levasione ha continuato ad aumentare.
Ora pare è il turno del nuovo che avanza a proporre nuove strategie per contrastare levasione fiscale. E lui, per bocca del suo ministro Padoan, ha detto che, dopo unattenta analisi (ma lo si sapeva già da molto tempo!), il governo del fare ha deciso di recuperare almeno una parte dei 91 miliardi di Euro (circa il 7% del Pil) che mancano alle ‘casse’ dello Stato.
Il nuovo governo (come del resto tutti i governi precedenti) ha dichiarato guerra allevasione fiscale. E, per farlo ha detto, di aver pensato ad un sistema nuovo. Il ministro Padoan ha detto che per favorire laumento della tax compliance [usare termini inglesi fa sempre professional, n.d.r.] occorrono: una sinergia operativa delle diverse anime dellAmministrazione Fiscale; lutilizzo sinergico delle banche dati; la diffusione degli strumenti di pagamento tracciabili, della fatturazione elettronica, della trasmissione telematica dei corrispettivi; una maggiore educazione fiscale.
In altre parole, né più né meno quello che hanno fatto i precedenti governi (e che ha sortito ben pochi effetti).
Ma forse il vero problema è che chi gestisce la comunicazione di chi sta al governo si è reso conto che continuare a fare promesse senza attuarle (unica eccezione i famosi 80 Euro e con i problemi che tutti sanno) alla lunga non paga. Si corre il rischio che la gente alla fine si renda conto che il nuovo che avanza in realtà non è affatto nuovo anzi che potrebbe essere peggio del passato. E allora è necessario rilanciare e rilanciare sempre anche quando per farlo si rischia di fare gaffe paurose.
Gaffe come quella dei nuovi strumenti per la lotta allevasione. Sì, perché, nel tentativo di proporre qualcosa di nuovo, lultima proposta del governo del fare è quella di fare una nuova “sanatoria per i capitali all’estero. Niente di nuovo, quindi, ma solo uno strumento vecchio e peraltro poco efficace come hanno dimostrato i governi precedenti.
O come quella di eliminare gli scontrini fiscali. Forse il nuovo che avanza non sa che è dal 2004 che molti soggetti possono non emettere scontrino fiscale (chi avesse qualche dubbio vada a fare la spesa in un supermercato e legga cosa è riportato nel pezzetto di carta che riceverà alla cassa: troverà scritto SCONTRINO NON FISCALE). In base a quanto previsto dalla legge n. 311 del 2004, supermercati, grandi magazzini e una serie di altri negozianti possono optare per la trasmissione telematica allAgenzia delle entrate della somma complessiva degli incassi giornalieri. È dal 2004 (UN DECENNIO) che i maggiori venditorinon emettono uno scontrino fiscale…
Senza parlare delle transazioni tramite internet che avvengono quasi sempre e già da molto tempo senza scontrino.
Gli esperti della materia sanno bene che (come dimostra la cosiddetta curva di Laffer) una pressione fiscale troppo alta genera deficit pubblico, perché induce il contribuente allevasione. È la recessione creata dalle misure fiscali eccessivamente pesanti che ha generato una evasione di sopravvivenza non giustificabile, ma facilmente comprensibile. Per risolvere il problema basterebbe ridurre il carico fiscale e favorire il commercio. Ovvero esattamente lopposto di quello che ha fatto il governo fino ad ora, imponendo norme sempre più difficili da rispettare per i piccoli imprenditori e una politica di maggiorazione del carico fiscale e di taglio degli incentivi.
Aumentare le tasse in un periodo di economia florida può servire a qualcosa, farlo in un momento di crisi genera nuova recessione. E, infatti, cosa hanno fatto tutti gli ultimi governi? Hanno aumentato tasse e imposte. E cosa ha deciso di fare il governo del nuovo che avanza? Qualcosa di nuovo: ha preannunciato che a breve lIVA potrebbe subire un ulteriore aumento
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