Uno slittamento è fisiologico e non comprometterà l’happy end. L’altro slittamento, invece, equivale ad un cammino verso una strada senza uscita. Nonostante i ritardi dovuti alle tempistiche legate alle procedure bancarie, gli sviluppi relativi al fronte societario rappresentano un vettore opposto rispetto all’evoluzione delle vicende tecniche. L’imminente closing, previsto la prossima settimana, è una svolta in positivo. L’imminente retrocessione, pur non essendo una catastrofe, è comunque un passo indietro nel processo che ha come obiettivo il ritorno in pianta stabile del Palermo nell’élite del calcio nazionale. E la retrocessione in B, rinviata la scorsa settimana in virtù dell’inatteso successo interno contro la Fiorentina, rientra salvo miracoli in un copione già delineato. Il fantasma aleggia da diverso tempo intorno all’universo rosanero e potrebbe materializzarsi domani anche se il Palermo dovesse vincere in trasferta contro il Chievo nella sfida, in programma alle 15, valida per la trentacinquesima giornata.
Un’affermazione della compagine guidata da Bortoluzzi, infatti, sarebbe ininfluente se, contemporaneamente, dovessero vincere sia l’Empoli (i toscani, quartultimi con dieci punti di vantaggio sui rosanero, ospitano il Bologna), sia il Genoa (i liguri, al quintultimo posto con undici lunghezze di vantaggio sul Palermo e potenzialmente ancora a rischio retrocessione, ricevono l’Inter a Marassi). Espugnando il Bentegodi, tuttavia – scenario verosimile tenendo conto del fatto che il Chievo dell’ex capitano rosanero Sorrentino non ha più nulla da chiedere al campionato – i rosa metterebbero pressione alle concorrenti e, in caso di mancata vittoria di Genoa ed Empoli, terrebbero ancora accesa la fiammella della speranza. Non solo: se il Grifone o la formazione di Martusciello dovessero perdere, il Palermo vincendo a Verona sposterebbe l’inerzia psicologica dalla propria parte e, anche in virtù degli scontri diretti proprio contro Genoa ed Empoli in programma al Barbera in questo rush finale, riaprirebbero clamorosamente una pratica che fino a qualche settimana fa sembrava definitivamente archiviata.
In ogni caso, la condizione essenziale sulla quale poggiano queste proiezioni ottimistiche è la vittoria del Palermo. Un altro risultato suonerebbe come una condanna. Cosa fare per legittimare le proprie ambizioni? Rimanere concentrati sul proprio impegno e, in attesa magari di buone notizie dagli altri campi, cercare di ripetere la prestazione offerta domenica scorsa nel match casalingo contro la Fiorentina. Gara in cui la squadra ha dimostrato di essere viva giocando con la giusta concentrazione e applicando senza sbavature il piano d’azione studiato durante la settimana. «Pensare a cosa fanno gli altri è inutile – ha sottolineato Bortoluzzi – io per primo devo osservare ciò che è successo nella gara precedente e prendere spunto da queste indicazioni per preparare la sfida successiva senza guardare la classifica. Il nostro obiettivo è quello di finire la stagione al meglio. Sensazioni? I ragazzi si sono allenati benissimo in questi giorni. Il risultato dipende da diversi fattori ma la prestazione è il frutto del lavoro che viene svolto durante la settimana». Il tecnico ha le idee chiare: «Dobbiamo ripetere la prova fornita domenica scorsa – ha aggiunto – e dare continuità ad un certo tipo di lavoro. La squadra ha fatto molto bene sul piano del sacrificio e dell’applicazione. Curare innanzitutto la fase difensiva e mantenere equilibri e distanze nel modo giusto: è questa la strada attraverso la quale arrivare alla vittoria».
Al Bentegodi il tecnico dovrà fare a meno dello squalificato Nestorovski. Chi sarà l’alter ego del bomber macedone? Il giovane ungherese Sallai sembra in leggero vantaggio nei confronti del connazionale Balogh e di Trajkovski ma non va sottovalutata l’opzione Diamanti ‘falso nueve’, formula provata spesso in allenamento. Si va verso la conferma del 3-5-1-1. Le corsie esterne saranno presidiate da Rispoli (presente ieri al Parco della Salute in occasione de «Il gol delle donne», giornata dedicata alla promozione del calcio femminile) e Aleesami, favorito su Pezzella che, intanto, è stato convocato per l’ultimo stage della Nazionale Under 20 prima della partenza per la Corea per i Mondiali di categoria. Ventitré i convocati. Novità dell’ultim’ora nell’elenco relativo ai difensori: out Morganella a causa di una sindrome influenzale. Nella lista dei partenti per Verona figura il Primavera Punzi.
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