Juve troppo forte, il Palermo resiste solo un tempo

La 31esima giornata di serie A vede in campo al Renzo Barbera il Palermo di Bortolo Mutti, reduce dalla prima vittoria esterna in campionato, e la Juventus di Antonio Conte che vuole a tutti i costi la vittoria visto la sconfitta del Milan.
I siciliani scendono in campo con l’ormai solito 3-5-2 con in porta Viviano, Munoz, Milanovic e Labrin quindi Pisano, Migliaccio, Della Rocca, Bertolo e Acquah a centrocampo, Ilicic e Miccoli in attacco. I torinesi giocano specularmente con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio ed Estigarribia a centrocampo, Vucinic e Quagliarella in attacco.
La partita la fa chiaramente la Juventus che per tutto il primo tempo è ospite della metà campo e si mantiene stabilmente lì. Il possesso palla dei giocatori di Conte è estenuante ma, malgrado ciò, gli ospiti non riescono quasi mai a rendersi particolarmente pericolosi. Gli ospiti provano sempre ad inserirsi alle spalle dei giovanissimi difensori di casa che, per tutta la prima frazione tengono sufficientemente bene. In sole due occasioni il Palermo ha davvero rischiato di subire gol: al 15’ Vucinic sfrutta un’indecisione di Viviano e da posizione angolatissima non riesce a metterla neanche in porto. 6 minuti più tardi Caceres sbaglia un gol clamoroso: inserimento perfetto dell’uruguaiano che riceve la splendida palla di Vucinic e tenta un improbabile pallonetto, colpendo però la sfera di collo e non d’esterno, come avrebbe dovuto. Nel finale di partita il Palermo si affaccia per la prima volta dalle parte di Buffon, riuscendo a chiudere per circa un minuto la Juventus nella propria trequarti. Termina quindi il primo tempo sullo 0-0, partita non bellissima ma sicuramente molto intensa.
La ripresa ricomincia con gli stessi 22 effettivi che avevano terminato la prima frazione e con gli stessi ritmi. I bianconeri infatti continuano a presidiare la metà campo sicula, riuscendo però a conquistare più tiri dalla bandierina. E proprio con uno di questi che la Juve passa in vantaggio: Pirlo batte uno splendido corner sul primo palo dove trova la deviazione vincente di Leandro Bonucci che segna uno dei gol più importanti per la stagione juventina. Incolpevole Viviano che per pochissimo non riesce a deviare la palla sul palo, che viene comunque baciato. I rosa sembrano però particolarmente vogliosi di ritrovare la parità, tanto che Mutti inserisce Budan al posto di Acquah. Gli ospiti sono naturalmente invigoriti però dal vantaggio e continuano a spingere con la solita veemenza. La spinta viene premiata con il raddoppio di Quagliarella: il neo entrato Matri, subentrato a Vucinic, serve al limite dell’area l’ex Napoli che di sinistro, a giro, batte un ancora incolpevole Viviano. Al 69’ si può quindi definire chiusa la partita, a meno di clamorosi ribalti, a causa anche e soprattutto della poca forza offensiva del Palermo. I venti minuti finali offrono infatti una brutta partita, con la Juve che gestisce ampiamente il vantaggio con il possesso palla.
I bianconeri tornano quindi al primo posto, scavalcando nuovamente il Milan. Il Palermo rimane a 39 punti ma si può dire soddisfatto, visto i numerosi infortuni.

PALERMO – JUVENTUS  0 – 2

PALERMO: 1 Viviano; 6 Munoz, 15 Milanovic, 18 Labrin; 31 Pisano, 8 Migliaccio, 5 Barreto, 7 Della Rocca, 20 Acquah; 27 Ilicic, 10 Miccoli (cap.).
A disposizione: 33 Tzorvas, 62 Kosnic, 21 Bacinovic, 90 Alvarez, 17 Vazquez, 16 Zahavi, 19 Budan.
Allenatore: Bortolo Mutti.

JUVENTUS: 1 Buffon (cap.), 19 Bonucci, 15 Barzagli, 3 Chiellini; 4 Caceres, 22 Vidal, 21 Pirlo, 8 Marchisio, 28 Estigarribia; 18 Quagliarella, 14 Vucinic.
A disposizione: 30 Storari, 26 Lichtsteiner, 24 Giaccherini, 7 Pepe, 10 Del Piero, 32 Matri, 23 Borriello.
Allenatore: Antonio Conte.
ARBITRO: Christian Brighi (Cesena).
Assistenti: Lorenzo Manganelli (San Giovanni Valdarno) – Andrea Padovan (Conegliano Veneto).
Quarto ufficiale: Paolo Valeri (Roma 2).

Alberto Prestileo

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