Giorno di ufficialità in casa Palermo. Torna Bruno Tedino e torna anche Rino Foschi che, da oggi, è ufficialmente il nuovo direttore dell’area tecnica. Per il dirigente romagnolo, che già lavorava a contatto con Zamparini da diverse settimane e reduce dall’esperienza a Cesena culminata pochi mesi fa con la conquista della salvezza, si tratta del terzo capitolo del suo libro a tinte rosanero. Un romanzo che, al netto della parentesi dell’estate 2016 durata appena sedici giorni a causa di alcune divergenze con Zamparini e dei ridotti margini di operatività (complice l’ingombrante presenza dietro le quinte dei fidi consulenti del patron), ha toccato l’apice in termini di successo in occasione del primo mandato.
Dal 2002 al 2008: due anni in B e quattro in serie A. Un ciclo che ha permesso a Foschi di acquisire lo status di direttore sportivo più longevo dell’era Zamparini. Il dirigente, che a Palermo ha raggiunto in passato traguardi storici come la promozione in A nel 2004 e tre qualificazioni consecutive in Coppa Uefa, ha lasciato il segno in sede di mercato. Acquistando giocatori che avrebbero fatto la differenza (sotto la sua supervisione, ad esempio, sono passati top player del calibro di Amauri e Cavani e gli azzurri campioni del mondo Toni, Grosso, Barzagli, Barone e Zaccardo) e perfezionando anche delle cessioni molto vantaggiose per le casse del club come quelle nel 2008 di Barzagli e Zaccardo al Wolfsburg per un totale di 18 milioni e 400 mila euro. Operazioni che hanno contribuito ad affibbiargli l’etichetta di «re delle plusvalenze».
Dopo la toccata e fuga di due anni fa, caratterizzata in pratica solo dalla cessione di Vazquez al Siviglia per una cifra vicina ai 15 milioni, Foschi (che mercoledì compirà 72 anni) è pronto a rituffarsi anima e corpo nell’universo rosanero. Un mondo che dal punto di vista professionale ha esplorato in diversi intervalli temporali ma che, dopo il suo esordio contraddistinto nell’estate 2002 dal faticoso travaso di giocatori sull’asse Venezia-Palermo durante il passaggio di proprietà da Sensi a Zamparini, affettivamente non ha mai lasciato. Assieme al dirigente romagnolo – comunica il sito ufficiale – si sono legati al club di viale del Fante anche Maurizio Marin (collaboratore dell’area tecnica) e Giuseppe Corti, responsabile dell’area scouting e braccio destro di Foschi anche nelle precedenti esperienze nel capoluogo siciliano. Contestualmente, la società ha ringraziato per il lavoro svolto Aladino Valoti, ds insediatosi a fine febbraio subito dopo l’esonero di Fabio Lupo.
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