Sembra essere rientrato il caso di omofobia accaduto domenica al lido Azzurro di Catania e denunciato da due ragazze. Alessandra e Roberta (i nomi sono di fantasia) hanno raccontato di essere state cacciate dallo stabilimento balneare da un addetto alla sicurezza che ha urlato loro: «Andate a fare le vostre cose da unaltra parte!». La loro colpa? Aver scambiato un bacio e un abbraccio definito «come tra amiche». «Stamattina abbiamo incontrato i proprietari del lido – racconta Alessandro Motta, presidente di Arcigay Catania – E sembra che tutto si sia risolto».
Nonostante ci sia stata la ricerca di giustificazione per l’operato del dipendente, «il lido Azzurro ha chiesto di incontrare le ragazze per porgere loro le scuse ufficiali», conferma Motta. Verrà richiamato anche il responsabile, allertato da alcuni bagnanti. «Inoltre hanno promesso che metteranno degli adesivi nella struttura nei quali si afferma che si tratta di un luogo realmente gay friendly», prosegue il presidente dell’associazione.
Dopo le polemiche degli ultimi giorni, dunque, sembra essersi risolto un episodio tanto deprecabile quanto incomprensibile. Ma resta l’amaro in bocca per quel rimprovero, urlato a due giovani che prendevano il sole accanto a un’altra coppia, non rimproverata perché etero. «Come è capitato a noi, potrebbe essere successo a qualcun altro». Si spera non più al lido Azzurro.
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