Hpv, conoscerlo per non temerlo: campagna della Lilt «Non ha sintomi, sottoporsi a Pap-test con regolarità»

«Una donna affetta da Hpv non è malata, è solo una donna che deve avere più cura di se stessa e del proprio corpo», spiega Letizia Davì, ricercatrice della Lilt sezione provinciale di Palermo e responsabile della campagna Hpv, conoscerlo per non temerlo. Grazie a questa iniziativa circa 600 donne si sono rivolte alla sede locale dell’ambulatorio della Lega Italiana Lotta ai Tumori. «Tante di loro – sottolinea Davì – non si sottoponevano da tempo a visita ginecologica. Il servizio le ha aiutate a fare prevenzione e, in alcuni casi, a scoprire di avere contratto un virus per il quale devono sottoporsi a visite di controllo con più frequenza».

Un tassello fondamentale quello della prevenzione. Dovrebbero sottoporsi al test tutte le donne sessualmente attive, soprattutto se hanno avuto rapporti a rischio. Non esistono sintomi, l’unico consiglio è sottoporsi a Pap-test di controllo con regolarità. «La prevenzione intesa sia come visite mediche periodiche – spiega ancora la ricercatrice  –  che come assunzione di corretti stili di vita è fondamentale sia per la donna che per l’uomo; è l’unico strumento attraverso il quale possiamo prenderci cura del nostro corpo responsabilmente e preservare la nostra salute». Anche gli uomini possono svolgere un ruolo positivo nel gestire un eventuale contagio. «L’unico comportamento veramente responsabile che può adottare l’uomo – dice ancora la ricercatrice – è avere rapporti sessuali protetti, e nel caso di dubbio su un eventuale contagio, sottoporsi a visita dermatologica ed otorinolaringoiatrica di controllo».

Oltre ai test gratuiti, la Lilt offre anche sostegno psicologico alle persone che sono risultate positive e anche ai loro familiari e partner. «Il supporto psicologico offerto dalla Lilt Palermo consiste nella presenza dello psicologo, al fianco del medico specialista in ginecologia, durante la consegna in caso di test positivo o nello sportello d’ascolto aperto a tutti senza limiti di età o di sesso. Lo specialista aiuta a comprendere meglio la notizia ricevuta, i passi successivi da compiere per l’approfondimento diagnostico e come gestire il rapporto con il partner».

Non esiste una cura per il virus, esiste invece per le lesioni che lo stesso può provocare. «Speriamo di potere continuare a sostenere le donne nella prevenzione del tumore della cervice uterina da papilloma virus  – conclude Davì – e di poter ampliare il servizio anche agli uomini».

Stefania Brusca

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