Nove mesi fa sono stati arrestati con l’accusa di aver ricevuto tangenti – centinaia di migliaia di euro e assunzioni di parenti – in cambio di un canale preferenziale per un importante appalto. Oggi Giuseppe Quattrocchi e Salvatore Marranca, i due dirigenti del corpo forestale della Regione Sicilia, tornano nel loro vecchio ufficio perché è stato revocato il provvedimento di sospensione. Il tutto mentre le indagini dei carabinieri continuano, essendo stato concessa dal gip una proroga fino a fine 2016.
I due alti funzionari sono finiti nelle maglie della magistratura palermitana con l’inchiesta Black List che, a ottobre del 2015, ha portato all’arresto di Dario Lo Bosco, presidente di Rfi e dell’Azienda siciliana trasporti, e di Massimo Campione, imprenditore agrigentino, che ha cominciato a collaborare con gli investigatori, facendo nomi e cognomi di politici e dirigenti che sarebbero stati nel suo libro paga. Contatti che, peraltro, Campione conservava in un libro mastro sequestrato dalla Procura.
Quattrocchi e Marranca, secondo l’accusa, si sarebbero attivati negli uffici regionali proprio per favorire l’aggiudicazione a Campione di un appalto, del valore di 25 milioni di euro, per l’ammodernamento tecnologico e il potenziamento operativo del sistema di radiocomunicazione del Corpo forestale in Sicilia. Per questo sono accusati di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. In particolare Quattrocchi avrebbe intascato 90mila euro, oltre ad aver ricevuto come regalo due apparati di climatizzazione e 12 radiatori spot, per un valore di circa cinquemila euro. La mazzetta per Marranca sarebbe stata invece più corposa, arrivando a poco meno di 150mila euro. In più, secondo l’accusa, quest’ultimo avrebbe ottenuto anche l’assunzione della compagna nell’agenzia di viaggio Mediterranea Touring srl e della figlia presso un’azienda di impiantistica di Roma, la Sintec srl.
La sospensione dei due dirigenti è venuta meno quando gli è stata attenuata la misura cautelare, passando dagli arresti domiciliari all’obbligo di firma. «La revoca della sospensione in questi casi scatta in automatico – spiega Pio Guida, dirigente dell’ufficio Procedimenti disciplinari – a meno che il dirigente generale adotti un provvedimento di sospensione facoltativa». Il funzionario sottolinea che Quattrocchi e Marranca «non tornano al loro vecchio incarico, che è ora è ricoperto da altri. Rimangono dirigenti ma senza incarico». Quanto basta per frequentare tutti i giorni il dipartimento del corpo Forestale, considerato che dalla Funzione pubblica nessuno ha pensato di destinarli momentaneamente ad altra struttura. Per sapere quali nuovi incarichi verranno assegnati ai due funzionari – e non solo a loro – bisognerà attendere l’1 luglio. Scadono infatti il 30 giugno tutti gli incarichi dirigenziali della Regione, subito dopo dovrebbero essere comunicati i ruoli della nuova pianta organica.
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