Il Giardino di Toti, risultati del concorso di eco-design Dalla seduta che sembra pianoforte ai giochi di bambù

Fino a poco tempo fa era solo un sogno, ma adesso quello di Muni Sigona sta per trasformarsi in una straordinaria realtà. Si è difatti concluso il concorso di eco-design Il Giardino di Toti, che prende il nome proprio dal figlio di Sigona, Toti. Un ragazzo ventenne autistico che nel giardino in territorio di Modica vedrà sorgere uno spazio arredato e fruibile da lui e dagli altri giovani affetti da autismo o da altre disabilità. 

Tre le categorie previste all’interno del bando, alle quali potevano partecipare studenti e professionisti con un età non superiore ai 36 anni, individualmente o riuniti in team. Per ognuna di queste, una giuria tecnica composta da Dario Alvarez, Andrea Branciforti, Pilar Dìez Rodriguez, Ko Nakamura, Luigi Prestinenza Puglisi e una giuria d’onore formata da Giovanna Brullo, Carmelo Chines, Salvatore Contrafatto, Mario Faro, Ornella Laneri, ha selezionato il vincitore.

Il premio per la tipologia sedute, è andato a Gabriele Mundula e al suo progetto UPside DOWN. Una seduta realizzata con il cartone e il bambù, che «mette in risalto il meccanismo che si cela dietro al suono prodotto dal pianoforte – si legge nella presentazione – Le canne di bambù diventano i tasti immaginari che si muovono e adattano a qualsiasi persona vi si appoggi sopra. Ma nello stesso momento è anche uno strumento, un gioco che coinvolge i ragazzi rendendoli in qualche modo compositori del proprio benessere». La seduta è facile da montare grazie ai pochi materiali utilizzati, che la rendono anche leggera e durevole nel tempo.

A vincere il primo premio della categoria area svago, è il progetto Elements. Una foresta di Bamboo, sviluppato da Giuseppe Tinghino e Giambattista Cultrera. Anche in questo caso non mancano le canne di bambù, che formeranno un bancone bar. «Suddiviso su tre livelli, sarà composto da tre parti: la seduta bassa, il banco lavoro e lo spazio macchina caffè, ed occuperà uno degli angoli destinato all’area svago, lasciando ampia possibilità di distribuzione degli spazi limitrofi».

Il vincitore della categoria totem esplicativo, è invece Daniele Fiore col suo To.Te, «un totem dal cuore di terracruda, un messaggio ecologico per le future generazioni» perché combina l’utilizzo della terra, così come la si trova in natura, con quello del bambù. «In natura esistono terre con colori diversi grazie ai diversi elementi chimici presenti nel suolo – si legge nella presentazione -. Questi terreni dai colori variopinti saranno utilizzati per creare dei composti con acqua, paglia e sabbia. Tali impasti verranno stratificati durante la messa in opera del manufatto conferendo un aspetto variegato e vivace al totem». E proprio questi elementi daranno vita ad un altro aspetto del progetto, quello didattico, dal momento che gli ospiti della Casa di Toti impareranno a distinguere i colori che si trovano in natura e non solo.

La giuria ha assegnato anche una menzione speciale al progetto GIROinTONDO di Laura Sorbello e Giada Giuffrida, presentato nell’ambito della categoria area svago, che, com’è facile intuire dal nome, è caratterizzato da forme arrotondate. In particolare, l’idea progettuale prevede un bancone in terracruda, con vari oggetti, ognuno dei quali ha una diversa funzione, dimensione e colore. Il tutto collocato all’interno di un cerchio che aiuta ad aumentare «la sensazione d’intimità, confidenza e sicurezza del fruitore», creando uno spazio circoscritto e confortevole.

Gli arredi selezionati rispettano, così come previsto dal bando i requisiti della sostenibilità ambientale visto che saranno composti esclusivamente da materiali naturali, con un occhio di riguardo per la stabilità, la resistenza al fuoco e la sicurezza, dato che sono pensati per essere fruibili anche dai diversamente abili. Insomma, il giardino, che sorgerà accanto alla storica dimora della famiglia di Toti, verrà arredato a misura dei ragazzi e saranno gli stessi vincitori a realizzare le opere, nel corso di una settimana di workshop grazie al sostegno del main sponsor Banca di Credito Cooperativo di Pachino, e degli sponsor tecnici Laboo, Coperativa Gugliemino, EcoPa, Archicart. Per ogni sezione, infine, è stato previsto un premio di 800 euro per i primi classificati e i tre vincitori potranno realizzare i loro progetti avvalendosi di un budget assegnato dall’organizzazione del concorso.

Danilo Daquino

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