Un esponente di spicco del clan catanese Santapaola Ercolano, Filippo Scalogna di 58 anni, già detenuto dallo scorso 2 marzo per una condanna definitiva per associazione mafiosa, estorsione, furto aggravato, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale è stato raggiunto da una ordinanza di arresto nell’ambito dell’inchiesta Capolinea. È accusato di aver gestito il racket delle estorsioni sulla posa della fibra ottica a Catania.
L’ordinanza è stata emessa nell’ambito delle indagini condotte dalla polizia di Enna e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta che lo scorso marzo ha portato a sei arresti nei confronti di esponenti di clan mafiosi di Enna e delle famiglie Santapaola-Ercolano e Cappello-Bonaccorsi di Catania. Si tratta dei catanesi Calogero Giuseppe Balsamo, 68enne detto Pippo Balsamo, Angelo Tomaselli, 52 anni, e Antonio Privitelli, 34enne nato a Caltagirone e residente a Nicolosi, e degli ennesi Salvatore La Delia, 67 anni, Eduardo Mazza, 46 anni, e Antonio Salvatore Medda, 44 anni (quest’ultimo però risiede a Catania).
Le indagini hanno svelato una rete che imponeva le tangenti sui lavori di posa della fibra ottica a un imprenditore ennese per lavori nelle province di Catania e di Siracusa e in alcuni quartieri del capoluogo etneo. Con la minaccia di «azioni violente» nel caso in cui la vittima si fosse rifiutata di pagare. Secondo gli inquirenti, Scalogna sarebbe stato il promotore delle estorsioni.
Ennesimo furto con spaccata a Palermo. La notte scorsa un locale di piazza Meli, la…
Una ragazza è precipitata in un dirupo, da un’altezza di circa 20 metri, a Noto…
È stato approvato il progetto di bonifica del poligono militare di Punta Izzo, un tratto…
La telefonata per comunicare l'incidente causato dal nipote, poi la richiesta di denaro. Nei giorni…
Prima le molestie alla donna, poi l'aggressione al compagno di lei. A Catania, in via…
Weldu Romel, 27 anni, eritreo. È stata identificata una delle 368 vittime del naufragio di…