Formazione/ Spallino (Uslal): “Governo chiarisca le intenzioni per arginare emergenza sociale”

SU MOBILITA’, AGENZIA UNICA, CIGD E ALBO POSTI DAL SINDACATO L’ESECUTIVO NON MOSTRA TRASPARENZA

Se la notizia dovesse risultare vera sarebbe l’ennesima sconfessione della linea politica del governo di Rosario Crocetta portata avanti nel settore della Formazione professionale. A dichiararlo in una nota, l’Unione siciliana libere associalini del lavoro (Uslal), la quale aggiunge che mentre l’assessore al ramo, Nelli Scilabra, annuncia di aver decretato la seconda annualità dell’Avviso 20/2011, alcuni enti ancora ricorrono alla Cassa integrazione guadagni in deroga.

Sono in diversi che, in applicazione dell’accordo istituzionale trilaterale dello scorso 12 novembre, ricorreranno agli ammortizzatori sociali per contenere la riduzione delle risorse e l’eccedenza provocata dal taglio del 10 per cento del finanziamento voluto dall’assessore Scilabra.

“E’ il caso di uno dei più grossi Enti di formazione dell’Isola – ha dichiarato Nino Spallino, segretario regionale Uslal settore Scuola e Formazione professionale – utilmente inserito nel nuovo Piano formativo 2013/2014, l’Anfe regionale. Ci auguriamo che si faccia chiarezza sulla vicenda”.

Dal coordinamento regionale dell’Anfe abbiamo raccolto la dichiarazione sui motivi dell’accesso alla Cassa integrazione per una parte del personale.

Nei prossimi giorni, apprendiamo, sarà sottoscritto un accordo istituzionale per collocare in Cigd il personale in eccedenza dell’Anfe fino al 31 dicembre 2013. E ciò in attesa che l’amministrazione regionale provveda al collocamento presso altri enti formativi del personale indicato.

Sono 59 i dipendenti che accederanno all’ammortizzatore in deroga, calcolando un impegno orario complessivo di 36 ore settimanali. La precisazione e’ d’obbligo, visto che una parte degli interessati ha un’impegno orario parziale.

L’Uslal ritorna a trattare il tema più’ scottante per i lavoratori, quello delle spettanze maturate.

“Altrettanto raccapriccianti sono le notizie riguardanti il mancato pagamenti degli stipendi al personale – ha precisato Spallino – l’amministrazione regionale ha dichiarato di aver erogato agli enti quasi tutto l’ammontare decretato per la prima annualità dell’Avviso 20. Ed è per questo che non si riesce a spiegare – ha rilevato – come mai gli operatori non siano stati retribuiti”.

Ancora una volta, secondo il parere del sindacato, quello che prevale è lo “scarica barile”, gli enti non pagano dando la colpa all’amministrazione regionale e quest’ultima, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani, dichiarando di aver erogato i finanziamenti.

“Una cosa è certa – ha assicurato Spallino – agli enti è stata lasciata mano libera nell’utilizzare i finanziamenti, non essendoci più la finalizzazione dei finanziamenti distinti per voci di spesa”.

Diversi impresari della formazione, a parere dell’Uslal, hanno fatto negli anni il bello e cattivo tempo, qualcuno sostiene che abbiano privilegiato il pagamento di altre voci di spesa, compresa quella relativa ai compensi ai Presidenti.

“Assessore Scilabra, noi sottoscriviamo il suo impegno per la ricerca della legalità – ha sottolineato Spallino – le chiediamo però di prestare attenzione alle nostre segnalazioni e conseguentemente predisporre le opportune verifiche”.

L’Uslal si sofferma poi su di una questione considerata delicata. A proposito dei Presidenti, degli Amministratori Unici o Delegati o dei Rappresenti Legali che sono contemporaneamente dipendenti degli stessi enti che rappresentano, il sindacato rimarca alcune perplessita’ sull’operato del Governo regionale. Per esempio è davvero strano che l’assessore Scilabra non abbia preso posizione sull’argomento. L’Uslal insiste nel ritenere sbagliato che questi signori Presidenti debbano continuare a gravare finanziariamente sul sistema regionale della Formazione professionale che si regge su risorse pubbliche.

E’ chiara la posizione del sindacato, guidato nel settore della Formazione professionale in Sicilia da Nino Spallino, quando si parla di Servizi formativi.

“Quanto all’attuale ricorso al Ciapi di Priolo per far fronte all’emergenza occupazionale – ha riferito Spallino – condividiamo il percorso intrapreso, ma a condizioni che il lasso di tempo (sei mesi), per cui è stato assunto il personale dallo stesso Ciapi col progetto “Spartacus”, sia utilizzato dal Governo per il varo della legge di riforma del settore. Riforma che deve da un lato rilanciare e meglio qualificare l’offerta formativa – ha aggiunto – e dall’altro dare certezze occupazionali e retributive agli operatori”.

A tal proposito l’Uslal ritiene quanto mai opportuno che il Governo spieghi che cosa intende per Agenzia regionale unica della Formazione professionale. Un tema sul quale, per la verita’ il silenzio fino ad oggi e’ stato tombale da parte della Scilabra e della dottoressa Corsello.

Il sindacato chiede di conoscere la composizione ed i compiti dell’Agenzia e con quali modalita’ dovrebbe transitare il personale. Se manterra’ cioe’ lo status giuridico ed economico maturato.

“Senza queste precisazioni – ha detto Spallino – qualsiasi dichiarazione della Scilabra rischia di restare solo una scatola vuota”.

Ed ancora l’Uslal si sofferma su un’altra promessa ad oggi non mantenuta dal Governo Crocetta. Infatti, alla data odierna l’Albo regionale ad esaurimento degli operatori della Formazione professionale, assunti alla data del 31 dicembre 2008, non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (Gurs).

“In merito, stante alle numerose segnalazioni pervenuteci – ha concluso Spallino – nel ricordare che la legge istitutiva dell’Albo fa riferimento esclusivamente ai lavoratori dipendenti degli enti, sosteniamo che sia indispensabile verificare se tra gli iscritti vi siano presidenti di enti, amministratori unici o delegati o rappresentanti legali di enti nonché, per tutti, il possesso dei requisiti previsti per l’iscrizione”.

Giuseppe Messina

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