NON SI PLACA LA POLEMICA TRA I VERTICI DELL’ENTE FORMATIVO DI PALERMO E I DIPENDENTI CHE PROSEGUONO LOCCUPAZIONE DEI LOCALI. IN UNA LETTERA I RAPPRESENTATI DEI DUE SINDACATI NON CI STANNO E DENUNCIANO LE MAGAGNE.
Non cessa la protesta dei lavoratori dellEcap di Palermo, ente formativo in arretrato con i pagamenti delle spettanze ai propri dipendenti, la cui sede è stata occupata, diversi giorni fa, da un gruppo di dipendenti. Adesso a fare la voce grossa sono i rappresentanti sindacali aziendali di Snals Confsal e Uil Scuola non soddisfatti delle risposte fornite dal presidente dellente, Pietro Gaglio.
Polemica tutta interna allEcap di Palermo e che, per dovere di cronaca, garantiamo lo spazio alla replica dei dipendenti. A scrivere Gianfranco Bono, Rappresentante sindacale aziendale dello Snals Confsal e Marcello Sacco, Rappresentante sindacale aziendale della Uil Formazione professionale che elencano i punti critici sul quale sarebbe in atto lo scontro con il legale rappresentante dellente.
In riferimento allarticolo pubblicato su LinkSicilia il 27 novembre nel quale viene riportata la dichiarazione del presidente dellEnte, Pietro Gaglio, i due sindacalisti puntano il dito su alcuni aspetti che danneggerebbero i dipendenti.
Loccupazione della sede dellEcap Palermo – scrivono i due sindacalisti – è la conseguenza della decisione dellEnte di imporre ferie forzate al personale dal 14 al 22 novembre su tale atteggiamento, le nostre organizzazioni sindacali hanno già contestato la decisione unilaterale dellEnte, assunta con nota del 14 novembre 2013, lamentando la mancata applicazione del Ccnl di categoria.
Sul tema scottante dei ritardi nellerogazione delle spettanze ai dipendenti dellEnte i citati dirigenti sindacali hanno precisato lo stato degli arretrati.
Gli emolumenti non corrisposti – precisano Bono e Sacco – ammontano a sette mensilità e ad undici dodicesimi di rateo della tredicesima del 2013, mentre i versamenti Inps sono aggiornati al 30 settembre 2013.
La polemica si è spostata poi sul mancato rispetto del contratto collettivo di lavoro in merito a passaggi di livello e cambi di mansione effettuati dallente in un momento di crisi e di incertezze sul futuro delle commesse.
Non risulta a queste organizzazioni sindacali – sottolineano i sindacalisti di Snals Confsal e Uil formazione professionale – alcun confronto sui passaggi di livello effettuati, cambi di mansione e completamento orario né formale comunicazione o affissione allalbo aziendale.
Ad evidenza di quanto affermato, i sindacalisti richiamano le dichiarazioni trascritte a verbale sullallegato 1 contenente lelenco del personale in servizio assunto a tempo indeterminato entro il 31/12/2008 dallEcap di Palermo.
Siamo solidali con i colleghi dellEcap Palermo – dicono Bono e Sacco – messi a dura prova dopo aver subito 18 mesi di Cassa integrazione guadagni in deroga e sui carboni ardenti per le annunciate eccedenze. Non condividiamo il disimpegno del legale rappresentante pro tempore dellEcap Palermo hanno concluso – in merito alla mancata erogazione delle spettanze.
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