Formazione/ La sentenza è chiara: sull’articolo 2 della legge 25 del ’93 deve rispondere la Regione

L’INTERVENTO DI UN SINDACALISTA SUL TEMA SOLLEVATO DA LINKSICILIA

di Antonio Spallino

Dalla pubblicazione della sentenza, riguardante tra l’altro, l’art.2 della legge regionale 25/93, sono passati dieci giorni. C’è chi grida vittoria, c’è chi dice nulla cambierà, c’è chi dice nulla di nuovo sotto il sole.

Tutte le posizioni sono rispettabilissime, non per forza, però, devono essere condivise. Personalmente ritengo che la sentenza, escludendo l’obbligo a carico del datore di lavoro (Ente) di applicare e rispettare il dettato dell’art.2 della 25/93, chiama in causa direttamente o indirettamente la Regione. Almeno su questo, penso, non ci dovrebbero essere perplessità.
Sarebbe stato veramente assurdo e fuori di ogni logica che l’Assemblea regionale siciliana potesse obbligare, con apposita norma di legge, gli Enti gestori a garantire ai lori dipendenti la continuità lavorativa e retributiva.
In tutto questo gran parlare la cosa che ritengo essere veramente calunniosa ed offensiva è il solito ritornello cantato da qualche personaggio che ripete, in maniera pretestuosa e provocatoria, che gli operatori non sono dipendenti della Regione.
Se mi chiedete chi è il personaggio, vi rispondo in maniera indisponente: uno, nessuno e centomila. Il personaggio, ognuno può liberamente individuarlo nel Presidente della Regione, nell’Assessore regionale Nelli Scilabra, nei funzionari del Gabinetto dell’assessore, nei funzionari regionali dell’assessorato e financo in qualche illustre ed illuminato sindacalista che non molto tempo fa dichiarava che la l.r 24/76 era anticostituzionale.
In mezzo a tutto questo c’è la verità. Gli operatori, pur essendo dipendenti degli Enti, hanno diritto, stante alle previsioni dell’art.2 della l.r 25/93, ad aver assicurata la continuità lavorativa e riconosciuto il trattamento economico e normativo previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria. Agli operatori, per il momento,questo può bastare.

Redazione

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