Formazione, caccia agli enti che occultano i rendiconti

Perché alcuni enti non hanno presentato il rendiconto finale dei corsi di formazione finanziati dalla Regione? E’ vero che alcuni di questi avrebbero usato questi fondi per fini diversi da quelli per cui li avevano ricevuti? E’ vero che si sono registrati casi in cui gli alunni sono stati ‘prestati’ ad imprenditori vicini a qualche ente per svolgere mansioni non previste dalle normative, magari in cambio di docenti improvvisati o di qualche altro ‘favore’?

Di certo c’è che l’assessorato regionale alla Formazione Professionale, sta indagando su una montagna di casi sospetti e parla di un “sistema ampiamente diffuso”. A fare scattare l’allarme il fatto che moltissimi enti non hanno ancora presentato i rendiconti finali dei corsi svolti dal 2003 al 2011, in particolare, ma anche degli anni precedenti.

La mancanza del rendiconto finale fa perdere agli enti il 20% del finanziamento, oltre a relative sanzioni che possono portare fino all’espulsione del sistema formativo:

“Quando riceviamo i rendiconti, se non sono in regola, siamo costretti non solo a bloccare l’ultimo 20% ma a recuperare le somme relative ai corsi non in regola” spiega al Giornale di Sicilia, Anna Rosa Corsello, dirigente generale della Formazione.

La perdita del 20% dei finanziamenti potrebbe però essere il male minore. Il sospetto è chiaro: chi ha gestito allegramente’ corsi e fondi pubblici, potrebbe optare per la non conclusione della procedura nella speranza di non essere ‘sgamato’.

Speranza vana, a quanto pare. Con una circolare dell’assessorato, infatti,  si assegna a tutti gli enti che non hanno presentato i rendiconti un termine di 20 giorni per mettersi in regola. Scaduto questo termine, comincerà la caccia agli scheletri nell’armadio. Magari con l’aiuto della Procura della Repubblica.

Tempi duri per i ‘furbetti’ della Formazione…