Fondi Ue: disastro in Sicilia. Quello che si sapeva in parte, adesso è ufficiale. Escritto sui documenti dellUnione europea, resi noti a Palermo nel corso di una conferenza stampa allArs dalleurodeputato del Pdl, Salvatore Iacolino e dal parlamentare regionale, Francesco Scoma, che è anche coordinatore del partito a Palermo e provincia.
La Regione siciliana ha speso solo il 12% di 6,5 miliardi con riguardo al Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale. 800 milioni di euro spesi. Una spesa che ha inciso sul pil regionale per appena lo 0,13%, ha esordito Iacolino, che ha distribuito una scheda con tutti i numeri.
Vediamo ad uno ad no tutti i numeri del disastro.
Si comincia con la chiusura dellanello ferroviario di Palermo. Progetto da 201 milioni di euro, cofinanziamento comunitario di 57 milioni. Tutto interrotto dallaprile 2010.
Lautostrada Siracusa- Gela, progetto da 340 milioni di euro, cofinanziamento comunitario pari 131 milioni di euro: tutto femo dal 17 gennaio di questanno.
Lacquedotto Gela-Aragona per lacqua dissalata, progetto da 89 milioni di euro, cofinanziamento Ue di 29 milioni di euro: opera interrota dal novembre del 2010.
Sempre in materia idrica il rifacimento dellacquedotto Montescuro ovest, progetto da 86 milioni, di cui 20 milioni a carico dellUe: interrotta dallottobre dello scorso anno.
Interporto di Termini Imerese, un progetto da 92 milioni con 25 a carico dellUe: interrotto dal dicembre dellanno scorso.
Dallacqua si torna ai trasporti. Ecco il raddoppio ferroviario Palermo-Carini, con riferimento alla tratta che va da via Oreto alla stazione Notarbartolo: progetto da 1,217 miliardi, con un cofinanziamento di 140 milioni: opera interrotta nel novembre dello scorso anno.
I nodi urbani di Palermo e Agrigento. 138 milioni dei quali 45 a carico di Bruxelles: opera interrotta dal luglio dello scorso anno.
Il potenziamento della banda larga in Sicilia: progetto da 79 milioni di euro, 26 a carico dellUe: progetto interrotto a gennaio.
Itinerario Agrigento-Caltanissetta. Progetto da 500 milioni di euro, cofinanziamento di 321 milioni: tutto bloccato dal gennaio di questanno.
Fa storia a sé il centro di adroterapia che dovrebbe vedere la luce presso lospedale Cannizzaro di Catania. Un progetto da 130 milioni di euro con 47 milioni di cofinanziamento comunitario. Su questo punto Iacolino è andato giù duro: Investire una cifra così cospicua per un segmento della sanità poco significativo è un errore. In pratica ladroterapia non è altro che una patologia tumorale, puttosto rara, che colpisce gli occhi. A me sembra-ha osservato Iacolino- che lemergenza sanitarie in Sicilia son ben altre.
I numeri che abbiamo illustrato oggi parlano da soli-ha concluso Scoma- siamo davanti al dramma di un governo che non sa usare le risorse messe a disposizione dallUe a fronte di migliaia di giovani siciliani provi di lavoro. E questo è un delitto ai danni della nostra comunità.
Della tragica situazione dei fondi europei in Sicilia via abbiamo raccontato in questo articolo di Gabriele Bonafede basato su dati della commissione Ue e Kpmg.
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