Festa de l’Unità, chi si esibirà alla villa Bellini Tra i nomi pure Patty Pravo e Carmen Consoli

Il programma sarà annunciato nei prossimi giorni e nella sede del Partito democratico di Catania c’è fermento. Il 28 agosto, tra poco più di una settimana, alla villa Bellini prenderà il via la festa nazionale de l’Unità e fino all’11 settembre il capoluogo etneo sarà l’ombelico del governo. L’Italia che dice sì è lo slogan – un riferimento al referendum costituzionale del prossimo ottobre – e ci saranno tutti. Dal presidente del Consiglio Matteo Renzi alla ministra alle Riforme Maria Elena Boschi, passando per lo stato maggiore del Pd. Al di là del programma politico, però, la domanda di queste settimane è solo una: chi si esibirà in concerto? La prima a calcare il palco del giardino storico di via Etnea, dicono i rumors, dovrebbe essere Patty Pravo.

L’ufficialità della line-up dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Fino al tardo pomeriggio di ieri i contratti non erano ancora stati firmati e qualche nome potrebbe saltare, mentre qualche altro potrebbe aggiungersi in corsa. E se alla cantante 68enne potrebbe spettare il compito di inaugurare i lavori della convention democratica, sono le serate successive quelle che i catanesi – magari i più giovani – potrebbero gradire maggiormente. Il 6 settembre dovrebbe essere il momento di Carmen Consoli: reduce dalla direzione artistica del Festival della taranta in Puglia, la cantantessa dovrebbe tornare a esibirsi per il suo pubblico, giusto un paio di giorni dopo il suo compleanno. «Ha valutato con attenzione lo spettacolo da presentare», dicono i bene informati. 

Un altro cantautore catanese sul quale i bookmaker scommetterebbero è Mario Venuti. Raggiunto al telefono da MeridioNews, conferma il suo coinvolgimento nel progetto. E a chi gli ricorda di quando ha annunciato che non avrebbe più votato Enzo Biancoin aperta polemica con la giunta, replica secco: «Ma che c’entra Bianco col Pd?». Che, coi tempi che corrono e la maggioranza ballerina in Consiglio comunale, potrebbe anche risultare una fine analisi politica. Venuti dovrebbe salire sul palco assieme agli Urban fabula, un trio jazz di siciliani. Una combinazione che ha debuttato lo scorso 25 dicembre proprio a Catania e che proporrà vecchi brani in versioni inedite. «Il nostro coinvolgimento? – domanda Alberto Fidone, contrabbassista della band – Esclusivamente musicale». «Certo – aggiunge – a livello personale, però, se mi avessero chiesto di andare a suonare per Casa Pound non lo avrei mai fatto. Per la festa del Partito democratico, invece, non ci vedo nulla di male».

Gli altri papabili sarebbero gli Avion travel, i casertani habitué dei più importanti palcoscenici d’Italia capitanati da Peppe Servillo, fratello del premio Oscar Toni. Artisti, tutt’e due, per i quali il presidente del consiglio in persona non ha mai lesinato i complimenti. Soprattutto su Facebook. A chiudere il quadro ci sarebbe Zibba, nome d’arte per Sergio Vallarino, che dal debutto al concertone del Primo maggio di Roma, nel lontano 2003, non si è mai fermato. Giovane come lui, ma di genere completamente diverso, è Madh (Marco Cappai), che canta in inglese ma è di origini sarde e un po’ della sua carriera la deve a X-Factor. Un nome che conferma la tendenza di questa festa de l’Unità e di molte delle ultime: la politica starà nei dibattiti, ma fuori dalla musica. «Ormai gli artisti non si espongono più politicamente», bisbigliano nelle stanze del Partito democratico in cui si sta mettendo in piedi il maxi-evento. Con buona pace di quando a calcare il palco dell’allora Pci erano a turno Fabrizio De André e i Clash.

«Catania sarà in vetrina, non mostreremo solo il Partito – precisa Enzo Napoli, segretario provinciale – Stiamo facendo in modo di coinvolgere tante anime diverse. Ogni giorno ci sarà la presentazione di un libro, la proiezione di un film, due dibattiti (uno di livello nazionale e uno di livello regionale, o provinciale) e un concerto». Oltre ai big, quindi, suonerà pure qualche nome probabilmente meno di richiamo, ma cresciuto all’ombra dell’Etna. L’indicazione potrebbe essere arrivata direttamente dal sindaco di Catania Enzo Bianco. «Non l’ho sentito direttamente, ma che io sappia so che ha suggerito di dare spazio agli artisti locali», conferma Nuccio La Ferlita, di Musica & suoni, l’agenzia di management che sta supportando il Partito democratico nazionale nella selezione musicale. «Ho fatto una lista enorme – dice La Ferlita – che comprende anche un cast artistico giovane e localissimo». Nel novero dovrebbero finire anche gli emergenti Bidiel. Forse in tandem con Luca Madonia, illustre papà del frontman della band. 

Luisa Santangelo

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